Milano Banlieue, incendiate automobili in via Cesare da Sesto, ipotesi baby gang o vendetta verso una signora di 60 anni
Bruciata l'automobile di una signora nel bel mezzo della notte, si cercano i responsabili attraverso i filmati, ipotesi vendetta di una baby gang
Milano Banlieue, incendiate nel bel mezzo della notte tre automobili parcheggiate in via Cesare da Sesto, le ipotesi: possibile coinvolgimento di una baby gang o vendetta verso una signora di 60 anni.
Dei ragazzi questa notte hanno dato alle fiamme l'automobile di una signora 60enne residente in via Cesare da Sesto. L'incendio, divampato verso le due di notte, ha coinvolto anche le due vetture posteggiate nei parcheggi limitrofi. La carcassa dell'automobile si trova ancora nel parcheggio in cui è stata data alle fiamme, di fronte ad un patronato e all'appartamento di residenza della donna. Si preoccupano i negozianti della zona. L'incendio avrebbe potuto travolgere anche gli edifici circostanti.
Milano come le banlieue, le baby gang devastano, incenidano e vandalizzano, continua a mancare la sicurezza in città
Secondo alcune testimonianze, si sarebbe trattato di due giovani che avrebbero appiccato il fuoco per mero vandalismo o per una vendetta nei confronti della signora, proprietaria della Fiat incendiata. Oggi l'intervento dei carabinieri, che hanno rilevato i filmati della via per risalire alle cause che hanno spinto i due giovani all'azione.
Della vettura non è rimasto nulla, ad eccezione dello scheletro. Resta però l'ipotesi che si possa essere trattato dell'ennesimo gesto di vandalismo di una baby gang. "La mancanza di sicurezza" ha commentato l'impiegata di un'ufficio della via "ha raggiunto anche zone tranquille come questa. Purtroppo non è la prima volta che accade". Proseguono intanto le indagini delle forze dell'ordine. Si attenderanno i risultati delle analisi delle videocamere di sorveglianza. Nel frattempo i residenti dovranno convivere con ciò che resta dell'automobile e con la paura che possano essere loro le prossime vittime di tali azioni. Il tutto è accaduto all'indomani della guerriglia urbana vissuta dai residenti del quartiere meneghino di Corvetto.