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Stupro Palermo, su Telegram è caccia al video: “Ricompenso bene”, “cedo in cambio di foto della propria ex nuda”

L'orrore va oltre lo stupro e corre nelle chat di Telegram dove è stata avviata una vera e propria caccia al video della violenza: gli utenti lo chiedono promettendo corpose ricorrenze, mentre altri sostengono di averlo e di volerlo scambiare con foto di ex nude o teenager

23 Agosto 2023

Su Telegram è caccia al video dello stupro della 19enne di Palermo e che anche chi promette di pagare bene per ottenerlo. Le richieste arrivano in un gruppo Telegram chiamato "Dipreisti public room", in "onore" di Andrea Diprè, re del trash diventato poi pornoattore, che conta oltre 15mila iscritti.

Stupro di Palermo, su Telegram "Dipreisti" cercano il video anche a pagamento

Il gruppo nasce sostanzialmente come sito di incontri e di scambio foto e messaggi hot, oppure per concordare incontri in cam. In queste ore, sono state oltre 1000 le richieste degli utenti che vorrebbero avere il video dello stupro di Palermo. Ovviamente, ne abbiamo recuperate solo alcune, ma in tantissimi chiedono di avere quel filmato in cui la 19enne viene stuprata a turno da 7 coetanei fino allo stremo.

Qualcuno promette ricompense, altri invece sostengono di essere in possesso del video e di scambiarlo con foto di ex fidanzate nude o spy teen.

Le richieste sono nettamente aumentate nelle ultime ore e nella chat sono stati creati gruppi paralleli protetti, in cui poter condividere le immagini, nella speranza che i possessori del filmato possano postarlo.

Video sullo smartphone di Flores, gli arrestati si accusano a vicenda

Per quanto riguarda il video, gli inquirenti hanno accertato che questo sia stato salvato sullo smartphone di Angelo Flores, amico della 19enne e "cameraman" della violenza.

Nelle chat WhatsApp tra i ragazzi accusati di stupro di gruppo, alcuni avevano detto di aver cancellato quel filmato dopo averlo inviato a chi avrebbero dovuto inviarlo, non è chiaro adesso se questo giri in rete o sia finito nelle mani di chi potrebbe, addirittura, rivenderselo generando guadagni. 

Intanto i ragazzi restano in carcere e, dai loro interrogatori davanti al pm, emerge sempre di più la regia di Angelo Flores, colui che conoscendo la ragazza, avrebbe organizzato la serata. Molti dei ragazzi scaricano le colpe l'uno sull'altro, dicendo di essere stati trascinati, ma allo stesso tempo raccontando che la vittima fosse d'accordo nel consumare un rapporto sessuale di gruppo. 

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