Gli orologi dei papi, dal Rolex di Giovanni Paolo II allo Swatch di Francesco, dallo Junghans di Benedetto XVI allo smartwatch di Leone XIV - GALLERY

Papa Francesco usava uno Swatch modello “Once Again”, nero, analogico, al quarzo, dal valore commerciale di circa €60; nel 2022 lo mise all’asta per beneficenza e l'orologio fu venduto per €56.250, diventando lo Swatch più costoso della storia

I Papi indossano sempre orologi, anche se è difficile intravederli sotto gli abiti papali. Ognuno dei Pontefici che si sono succeduti nella storia, ha fatto una scelta ben precisa, dettata talvolta da un gusto personale, altre volte invece da un messaggio da lanciare. Ecco le marche e i modelli utilizzati dai vari papi, dal Rolex di Giovanni Paolo II allo Swatch di Francesco, dallo Junghans di Benedetto XVI allo smartwatch di Leone XIV agli altri, presentati da Francesco Oggiano in una raccolta su Instagram.

Gli orologi dei papi

Pio IX (1846–1878) e Leone XIII (1878–1904) furono probabilmente i primi pontefici a indossare orologi Patek Philippe. Alla fine dell’Ottocento, Antoni Norbert Patek, fervente cattolico e fondatore della maison Patek Philippe, instaurò una relazione speciale con il Vaticano.

In quell’epoca, l’orologio da polso non era ancora utilizzato. I due Pontefici usavano modelli da tasca convertiti, raffinati e artigianali, con cassa in oro e quadranti smaltati. Il gesto di Patek era tanto religioso quanto diplomatico: legare il tempo terreno alla sacralità del Papato.

Nel Novecento, invece, fu la Hausmann & Co, storica orologeria romana fondata nel 1794, a consolidare i legami con il Vaticano. La casa aveva l’abitudine di donare un orologio da tasca in argento al nuovo Papa. Benedetto XV (1914–1922) e Pio XI (1922–1939) ricevettero questi orologi, semplici ma simbolici, spesso caratterizzati da movimento meccanico manuale, cassa incisa e quadranti essenziali. Non erano orologi da esibire, ma da usare, simbolo secondo alcuni di umiltà pastorale.

Scelta decisamente diversa, invece, per Giovanni Paolo II (1978–2005). Karol Wojtyła, infatti, portava al polso un Rolex Datejust in acciaio e oro, referenza 16013, con cassa da 36 mm, lunetta zigrinata in oro giallo, quadrante champagne e bracciale Jubilee. L’orologio fu citato nel suo testamento tra gli oggetti personali da distribuire “come sembrerà opportuno”. Da allora, se ne sono perse le tracce.

Benedetto XVI (2005–2013) amava l’orologeria tedesca, in particolare la Junghans, fondata nel 1861 nella Foresta Nera. Tra gli orologi di Joseph Ratzinger, il più noto è il Junghans Tempus Automatic, con movimento meccanico automatico e quadrante pulito. In altre occasioni fu visto con un Junghans solare, movimento al quarzo ricaricabile tramite celle fotovoltaiche. Un simbolo silenzioso del suo equilibrio tra tradizione e modernità, riflesso anche nella sua teologia.

Papa Francesco (2013–2025) ha sempre scelto la sobrietà e il suo orologio era uno Swatch modello “Once Again”, nero, analogico, al quarzo, dal valore commerciale di circa €60. Nel 2022, il Pontefice ha voluto che venisse messo all’asta per beneficenza e l'orologio fu venduto per €56.250, diventando lo Swatch più costoso della storia.

Il Papa appena eletto, Leone XIV, si è mostrato con uno smartwatch. Secondo alcuni osservatori si tratterebbe di un Apple Watch, altri però ritengono che possa trattarsi di un Wenger analogico con ghiera rossa, altri ancora di un Garmin o uno smartwatch ibrido.