07 Dicembre 2020
Lidia Menapace (fonte foto Lapresse)
É morta questa notta la storica partigiana femminista Lidia Menapace, all'età di 96 anni. Aveva contratto il Coronavirus e si erano verificate gravi complicanze a seguito dell'infezione. Nei giorni scorsi l'Anpi - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - aveva fatto sapere del suo ricovero, precisando che le sue condizioni erano "molto gravi".
L'annuncio della scomparsa di Lidia Menapace è stato dato dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige nella notte.
Nata a Novara nel 1924, Lidia Menapace già da giovanissima aveva preso parte alla Resistenza come staffetta partigiana. Diventata sottotenente con il nome di 'Bruna' dopo essere entrata in una formazione della Val d'Ossola, Menapace anche nel dopoguerra si impegnò nei movimenti politici.
In particolare appoggiò la Fuci - Federazione Universitaria Cattolica Italiana - e nel 1964, come candidata della Democrazia Cristiana, fu la prima donna eletta nel Consiglio provinciale di Bolzano. Fu anche la prima donna ad entrare nella Giunta provinciale, come assessora effettiva per affari sociali e sanità.
Nel '68 è uscita dalla Democrazia Cristiana e si avvicinò al Pci. L'anno successivo fondò, insieme ad altri collaboratori, il primo nucleo del gruppo di eretici comunisti che diedero vita alla storica rivista 'Il manifesto'.
Dal 2006 al 2008 è stata stata senatrice di Rifondazione comunista. Inoltre, dal 2011 era entrata nel Comitato Nazionale dell'Anpi.
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