10 Agosto 2020
Inps (foto LaPresse)
Dopo l'autodenuncia fatta dalla consigliera comunale di Milano, Anita Pirovano, che ha confessato di aver chiesto il bonus previsto durante il lockdown per le partite iva e gli autonomi in difficoltà, spunta un altro consigliere. Mentre inizialmente la ricerca dei "furbetti del bonus" era limitata a 5 deputati, ora sono sempre più insistenti le voci secondo cui i "furbetti di Montecitorio" sarebbero molti di più. La Repubblica parla di circa 2000 persone coinvolte, tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci.
La consigliera comunale di Milano ha giustificato la richiesta del bonus Inps spiegando di non riuscire a vivere di sola politica. Il consigliere comunale di Trento, Jacopo Zannini, concorda con la collega e fa un'affermazione ancora più scioccante.
'Anche io non vivo di sola politica - ha sottolineato il consigliere dopo aver confessato di aver chiesto il bonus - pago l'affitto ogni mese e per marzo e aprile sono rimasto senza lavoro e ho chiesto come te i 600 euro visto che con i gettoni di presenza non sarei arrivato a fine mese…ed è giusto rivendicarlo".
I commenti al post sono tantissimi e l'opinione pubblica si divide. Da un lato c'è chi attacca ferocemente, dall'altro chi cerca di fare una distinzioni fra le varie situazioni dei richiedenti. "Jacopo - scrive un utente - è diversa la tua situazione da quanto credo di aver capito". Zannini risponde: "Certo molto diversa ma lo dico per evitare di fare demagogia".
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