21 Maggio 2020
"L’ipotesi di programmare le riaperture interregionali dal 3 giugno è stata ufficializzata ma a condizione che si rispettino i dati del monitoraggio" ha spiegato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera. "Se una regione è ad alto rischio - ha sottolineato il Ministro - è evidente che non può partecipare alla mobilità interregionale".
"Un paese che si rimette in cammino - aggiunge Boccia - non poteva non avere regioni più autonome nel decidere su cosa aprire e in quanto tempo. Il governo centrale ha dato la facoltà non l’obbligo. Non abbiamo detto ‘dovete aprire’, abbiamo detto ‘potete aprire a condizione che’. Autonomia significa responsabilità, ogni regione si assume la responsabilità di riaccendere gli interruttori con gradualità". Il Ministro considera "inevitabile che ci siano regioni che decidono di riaprire alcune attività qualche giorno dopo". "In una vicenda come questa non vince la fretta - sostiene Boccia - ma la valutazione saggia dei numeri e nessuno deve avere fretta".
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