18 Febbraio 2022
L'atleta svizzera Irene Cadurisch ha avuto un "malore improvviso" il biathlon femminile, per cause ancora da accertare. L'elvetica, prima frazionista della sua squadra, è crollata faccia a terra dopo aver percorso appena pochi chilometri. Non si è trattata di una caduta dovuta a un incidente di percorso. La donna sembrerebbe aver avuto un collasso dovuto a problemi cardiocircolatori.
A quanto sembra, Irene Cadurischun avrebbe avuto un calo di pressione. Si è resa necessaria la barella per portarla al centro sanitario più vicino. Stando a quanto ha fatto sapere la federazione rossocrociata, Cadurisch è in condizioni stabili. La scena però ha destato parecchie preoccupazioni. La compagna di squadra Selina Gasparin intervistata da Eurosport ha asserito che si tratta di "una cosa spaventosa da vedere e spero si possa riprendere presto". Preoccupazione anche per il coach norvegese Sverre Kaas: "Ho visto questa ragazza svizzera che andava molto piano, sembrava stanca. Quando è passata davanti alla nostra postazione è collassata in posizione a X", ha dichiarato ad Eurosport.
Il 30enne svizzera, dopo il collasso, ha ricevuto cure mediche nell'area del traguardo ed era sveglia prima di essere portato via in barella. Si tratta dell'ennesimo malore avuto da uno sportivo in questi ultimi anni, dove la pandemia di Covid 19 l'ha fatta da padrone. I motivi possono essere molteplici. Innanzitutto, iniziamo col dire che il Coronavirus ha impartito un grosso colpo agli sportivi, i quali, in molti casi, non hanno potuto allenarsi come si conveniva. Senza contare i vari lockdown, che hanno comportato l'avvicinamento di molte competizioni sportive (come è accaduto nel calcio), da cui è conseguito uno sforzo fisico non indifferente da parte degli atleti.
Molti, tuttavia, soprattutto sul Web, hanno indicato come possibile colpevole di tali "malori improvvisi" i vaccini contro il Covid 19. I sostenitori di questa tesi citano uno studio condotto a Israele, il quale avrebbe determinato un "leggero" rischio per la salute degli sportivi nella settimana successiva alla prima o alla seconda dose.
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