TEATRO. L'81enne Gabriele Lavia in Goldoni: "Ogni giorno la vita incomincia". VIDEO
La magnifica commedia degli equivoci di Carlo Goldoni sale sul palco del Piccolo Teatro di Milano ed è pienone di pubblico. In scena fino al 6/12. Da non perdere. Voto: 9.
Allo Strehler dal 28 novembre scorso al prossimo 6 dicembre un soldato francese ferito e un ricco mercante olandese si battono per la figlia di quest'ultimo. Capitano della nave è lo straordinario Gabriele Lavia, che approda a Milano con la divertentissima commedia degli equivoci del 1760, firmata da Carlo Goldoni e tradotta in molte lingue straniere.
TRAMA
Un ricco mercande di nome Filiberto, che vive con la figlia Giannina, ospita in casa l'ufficiale francese Monsieur de la Cotterie, giovane, senza un soldo e ferito in guerra. Lui si innamora di lei che ricambia, ma l'altro lui, il papà di lei, non lo sa e, ad intuizione della figlia, non sarebbe dell'idea di concederla in moglie a un militare per di più francese. Allora, la ragazza fuga ogni possibile sospetto del padre, raccontandogli che Cotterie ama qualcuna, non lei ma la figlia di un uomo rude che Filiberto conosce e snobba, considerandolo inferiore socialmente. Quando l'anziano scopre che Cotterie ama la propria figlia, escogita un sistema, in buona fede e mosso da sentimenti sinceri ma con un'ingenuità che pagherà, per indirizzarlo verso l'altra ragazza, che si è davvero innamorata dell'ufficiale ed è quindi pronta a sposarlo. Naturalmente e per fortuna, l'andamento delle cose non sarà quello immaginato da Filiberto e, così, la catena degli equivoci sarà inevitabile, come le risate del pubblico.
Lavia riporta a inizio spettacolo proprio le frasi con cui Goldoni principiò la sua commedia: “…non è che un fatto vero, verissimo, accaduto, non ha molto tempo, in una città di Olanda. Mi fu raccontato da persone degne di fede in Venezia al Caffè della Sultana, nella Piazza di S. Marco, e le persone medesime mi hanno eccitato a formarne una Comica rappresentazione. Il puro fatto, nella maniera colla quale mi venne esposto, era di tal maniera circonstanziato, che quantunque vero, parea inverisimile, e tutta la mia maggiore fatica fu di renderlo più credibile, e meno romanzesco. Tanto è vero, che si danno delle stravaganze in natura che non sono trattabili sulla Scena, perché contrarie troppo ai caratteri conosciuti, o eccedenti nell’ordine della condotta ordinaria degli uomini!”.
RECENSIONE
Tornare ai classici; sentirli oltre che vederli, imparando da un italiano strabiliante che abbiamo perso; divertirsi, acculturandosi, e farsi delle sane risate su equivoci sempiterni che non passeranno mai di moda, perché fondati su convinzioni e pregiudizi che, in fondo, sono attitudini proprie dell'essere umano; vedere con gioia incommensurabile il teatro pieno. Tutto questo è Teatro! E così è stato ieri, alla "n" replica di "Un curioso accidente" interpretato e diretto da un grandissimo Gabriele Lavia, il quale, a dispetto dell'età non più verde da un pò, recita, corre, fa la lotta, canta e forse ballerebbe pure(!). Strepitoso esempio di un uomo con un innegabile carico di anni, ma, evidentemente, anche con una salute invidiabile e con la felicità di vivere e di farlo alla grande, insegnandolo, già solo con la sua vivida presenza, a chi è più giovane. Non si può perdere questo spettacolo. Voto: 9.
Ph. Alessandra Basile
Conclusione
I teatri muoiono (p.e. a Milano ne stanno chiudendo troppi, è una vergogna!) eppure, come lo stesso Lavia ha detto dal palco dello Strehler, i cinema tentennano (non era questa la parola) mentre il Teatro resta, alludendo alla realtà, alla storia, alla vita, alla cultura, all'arte che rappresenta. Il pubblico è linfa vitale per "lui", il Teatro: andate a vedere gli spettacoli, perché fate del gran bene anche a voi e sostenete lo show dal vivo che tanto ha patito, specialmente, in pandemia.
A Roma, torna in scena al Teatro Garbatella lo spettacolo "AO", il one man show scritto e interpretato da Leonardo Bocci. Dall' 8 al 10 dicembre 2023 la web star romana si svela nella sua autenticità mescolando comicità, ironia pungente e riflessione sociale. Regia di Danila Stalteri.
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