Il documentario sull'ex ct è molto attento a raccontarci gli eventi che hanno riguardato la vita calcistica di Lippi in corrispondenza degli anni, da ieri a quasi oggi, salvo l'inizio, ma non risulta banale o scontato, anche perché il personaggio ha vissuto due vite nel calcio, un pò più dentro e un pò più fuori, e ha una vita, dei sentimenti, al di là della squadra, che emergono nel film. Come gli stessi registi hanno sottolineato, il calcio diventa una metafora della vita in "Adesso vinco io". La capacità di Lippi era quella di innescare la motivazione nei suoi calciatori, insegnando loro un modo di vedere le cose e alla fine vincere. Le sconfitte a Marcello non sono mai piaciute, inutile non dire la verità, ma costruire più che battere l'avversario era ciò che lo muoveva dentro e con la sua squadra. Nel film, diverse sono le interviste a collaboratori e allievi, spesso molto noti fin dai tempi delle figurine Panini. Tra i contributi maggiori quelli di Totti, Del Piero, Vieri, Buffon, Zidane, Pirlo.
L'affetto poi per la moglie Simonetta e per i figli Stefania e Davide esce forte e chiaro dalle immagini e dalle parole del protagonista nel suo lato più umano, pur nascosto da una ruvidezza di carattere piuttosto nota e una schiettezza che lo ha sempre caratterizzato. Quanto alla sua famiglia d'origine, i suoi avevano una pasticceriaa Viareggio, dove lui nacque e dava una mano, non amando granché studiare, ma, fra torte e palla da calcio, per fortuna Marcello Lippi scelse la seconda. Voto: 8.
Del film "Adesso vinco io - Marcello Lippi", presentato al Torino Film Festival lo scorso 25 novembre, non si conosce la data di uscita nelle nostre sale.