Al 40 TFF: Malcom Mcdowell, l'indimenticabile Alex DeLarge di "Arancia Meccanica" (Kubrick) . VIDEO

"Evilenko" è un film del 2004, diretto da David Grieco, classe 1951, il quale, a soli 17 anni, recitò in "Partner" di Bernardo Bertolucci e, proprio alla presentazione del film con Mcdowell, ha precisato che la regia avrebbe dovuto essere quella del maestro de' "Il tè nel deserto" (1990) o, visto che una delle protagoniste sui grandi schermi del TFF 40 è stata Eva Green, di "Dreamers" (2003). L'intento di Grieco, con questo film, è stato triplice, a suo stesso dire: raccontare la terribile storia del violatore e mangiatore russo di bambini e giovani donne, mostrare la fine del comunismo con gli ultimi fanatici attaccati, fra cui il protagonista, a una ideologia morente e, persino, muovere a compassione il pubblico nei confronti di un mostro da annientare che è, anche, un uomo disperato, emarginato, lasciato a se stesso e un pò frutto di un'infanzia di grande solitudine. Andrej Romanovič Čikatilo, il vero killer, poco dopo l'arresto, fu dichiarato sano di mente(!) e, per questo, condannato alla pena di morte. Malcom Mcdowell, che ha dichiarato "I am not a method actor", tuttavia, riesce davvero molto bene in questa terrificante interpretazione. La mano registica del film è buona nello svolgimento dei fatti e ottima nel non cadere nel voyeurismo morboso e nello splatter, cioè non si vede mai nulla, si intuisce soltanto. Il cast è composto, anche, dai bravi attori interpreti del capo delle indagini e della moglie di Evilenko e, anche, da Aron Richter, mentre, p.e., l'attrice che veste i panni del personaggio di Martom Csokas poteva starsene a casa. Unico enorme neo: l'underacting, ossia la tendenza attoriale a stare 'sotto', a recitare sottovoce, sotto le emozioni, sotto gli intenti e così via, evidentemente, però, in linea con una precisa scelta registica, essendo una 'caratteristica' di tutti gli attori del cast di "Evilenko". Voto: 7