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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

“Inversione a E”, Sabbadini (ISTAT): “Serve investire nelle infrastrutture e cambiare il nostro comportamento”

La Direttrice Generale Dipartimento per le Statistiche Sociali e Ambientali dell'Istituto nazionale di statistica spiega a Il Giornale d'Italia le abitudini degli italiani nella mobilità

28 Settembre 2021

“Noi sappiamo che dobbiamo andare avanti nel processo di decarbonizzazione, uno degli aspetti fondamentali è il cambiamento dei comportamenti dei cittadini. I dati ci dicono – afferma a Il Giornale d’Italia Linda Laura Sabbadini, Direttrice Generale Dipartimento per le Statistiche Sociali e Ambientali ISTAT- che i cittadini utilizzano molto l’automobile e ci dicono anche che questo è dovuto al fatto che in molte zone del paese i servizi di pubblica utilità non sono sviluppati adeguatamente, ci si lamenta perchè non ci sono sufficienti collegamenti oppure per la qualità di questi servizi. Allora c’è bisogno di dare una svolta su questo piano, investire da un punto di vista delle infrastrutture per rendere più capillare la rete dei servizi di pubblica utilità e investire anche perché i cittadini sappiano che le opportunità che poi ci sono di utilizzo dei vari mezzi sono enormi e che oggi è possibile veramente cambiare la situazione anche con i nostri comportamenti. Una delle cose fondamentali che emerge anche dalla lettura del libro presentato è proprio questa, la sfida è in atto, cogliamola tutti imprese, cittadini e politica.”

“Non si tratta di abbandonare l’auto, si tratta di trovare quelle combinazioni che sono migliori per ognuno di noi e molto spesso queste combinazioni fanno sì che sia possibile fare dei mix e già adesso lo facciamo, moltissimi che vivono al di fuori di un grande centro prendono la macchina solo per spostarsi fino alla ferrovia o alla metropolitana più vicina. In realtà è solo cogliere le opportunità che le nuove tecnologie ci danno, anche tramite le macchine elettriche che si svilupperanno sempre di più e probabilmente faranno la differenza perché con queste di Co2 non ne produrremo più.”

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