15 Gennaio 2023
"Invisibili" è il documentario italiano diretto dal regista Paolo Cassina che mostra numerose testimonianze di reazioni avverse al vaccino Covid. Il film ricalca "Died Suddenly" proiettato negli Usa e fa parlare non solo coloro i quali hanno avuto problemi di salute molto gravi in seguito alla somministrazione del siero, ma anche medici e giuridici.
"Si parla, solo per l’Europa - si legge nella presentazione - di milioni di reazioni avverse, anche gravi e di migliaia di decessi tutti documentati, di cui i media mainstream non parlano o parlano in minima parte - si legge nella presentazione del documentario - minimizzando la portata reale del fenomeno. La sensazione è che le istituzioni vogliano quasi far sparire queste persone rendendole invisibili".
"Io per due mesi è come se fossi morto, quindi ho vissuto quei mesi come se vivessi in uno stato di irrealtà", afferma un uomo che racconta la propria storia nel documentario. "Avevo una vita molto attiva, uscivo e andavo in giro a mare - spiega - e io mi sono completamente chiuso a casa".
"Non sono mai tornata come prima - afferma una testimone -. Il mio corpo è totalmente cambiato. La prima paralisi, ad esempio, riusciva a scrivere. Dopo è stato come se avessi perso tutti i movimenti. Do l'impulso e a volte il mio corpo non risponde".
Poi un'altra testimonianza di una persona danneggiata dal vaccino Covid: "Io ho perenni fitte al petto e sul fianco tutto il giorno, prima facevo sport, facevo trekking tutti i weekend. Ad oggi io è un anno che non vedo più le mie amate montagne, non riesco assolutamente a correre e a fare attività di questo tipo. Ho difficoltà anche solo a portare le buste della spesa".
"Io prego tutti i giorni Dio che ci aiuti tutti a guarire da questo vaccino. Solo Dio sa quello che ci è accaduto veramente", afferma un uomo.
"Stavo ai suoi piedi cercando di tenerglieli caldi - racconta una madre riferendosi al figlio che ha avuto gravi reazioni avverse al vaccino Covid, con problemi al cuore - e continuavo a vedere loro che agivano, ma nessuno mi diceva nulla. Quindi chiesi che cosa stava avvenendo, cioè qual era il problema? E quando uno dei degli infermieri mi disse è il cuore, ho reagito proprio d'impulso e ho ricalcato l'idea al cuore quindi dico ma ma non c'è una possibilità che i vaccini c'entrino, perché mio figlio è stato vaccinato".
Fra le testimonianze c'è anche quella di un'altra donna che desidera che i danneggiati da vaccino Covid non si nascondano e lottino per le "ingiustizie" subite: "Io sento che per un principio di umanità è fondamentale che chi è stato male, chi sta male, ma anche le persone che non sono state male si prendano in carico quello che sta avvenendo. Qui da una parte è fondamentale farsi vedere, non nascondersi più".
Nel video di questo articolo si vede solo uno spezzone del documentario. Invisibili riporta però moltissime altre testimonianze. "Si parla, solo per l’Europa, di milioni di reazioni avverse, anche gravi e di migliaia di decessi tutti documentati, di cui i media mainstream non parlano o parlano in minima parte - si legge nella presentazione del documentario - minimizzando la portata reale del fenomeno. La sensazione è che le istituzioni vogliano quasi far sparire queste persone rendendole invisibili".
"Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare un documentario che vuole portare l’attenzione sulla reale gravità di questi casi attraverso le voci dei danneggiati ma anche dei professionisti del mondo della sanità e della magistratura". Il documentario infatti oltre a presentare le testimonianze di persone comuni che come altre milioni sono state obbligate a sottoporsi al vaccino Covid per non rinunciare alla vita sociale o al proprio lavoro, mostra anche le opinioni di medici o persone appartenenti al mondo giudiziario.
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