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Roma, danneggiati da reazioni avverse del vaccino Covid in protesta davanti al tribunale: "Speranza e Magrini non vanno archiviati" - VIDEO

I danneggiati: "Qualcuno ha paura di quello che può emergere, ma noi abbiamo diritto di sapere"

12 Gennaio 2024

"Speranza e Magrini non vanno archiviati". A Roma, davanti al tribunale va in scena una presidio promosso dal Comitato Ascoltami e Osa Polizia che ha un solo obiettivo: evitare che le posizioni dell'ex capo dell'Aifa e ministro della Salute vengano archiviate. Entrambi sono infatti indagati per aver taciuto le reazioni avverse del vaccino Covid. Una protesta pacifica, che ha il solo scopo di "chiedere verità e giustizia". A corredo della protesta ci sono tante testimonianze di danneggiati da vaccino Covid.

Roma, danneggiati da reazioni avverse del vaccino Covid in protesta davanti al tribunale

Le associazioni protagoniste della protesta hanno preso la parola. L'obiettivo è "far uscire allo scoperto il problema degli eventi avversi da vaccino all'interno delle delle forze di polizia. Ci si sta anche attivando per far luce su un evento inspiegabile (tale per la dominazione ufficiale) di decessi e malori improvvisi all'interno delle forze di polizia". 

"I lavoratori della polizia di stato a stipendio zero: o ti vaccinavi o morivi di fame. Però c'è una storia in polizia che io la porterò avanti sempre, è una storia brutta che la Polizia di Stato ed è la storia della Uno bianca. Sappiamo tutti quanti chi erano quelli della Uno bianca e nel momento in cui sono stati scoperti e arrestati mentre erano in galera perché che avevano anche ucciso i loro stessi fratelli, gli è stato garantito un assegno alimentare, il 50% dello stipendio. Chi invece sceglie di non vaccinarsi doveva stare a stipendio zero".

"In Italia sono state colpite tre categorie importanti. Io le chiamo le categorie delle tre "S". Sanità, sicurezza e scuola. Le istituzioni dovevano garantire la sicurezza di quei farmaci perché le forze dell'ordine sono preposte alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico del nostro Paese e alla difesa della nostra patria".

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