29 Settembre 2023
La notizia ha del clamoroso. L’Autorità per il Farmaco Europea (Ema) e la Commissione Ue ammettono nella versione nuova dell’allegato I (pubblicata nel settembre 2023) che le sostanze Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna possono provocare miocarditi e pericarditi con complicazioni che portano, in alcuni casi, alla morte.
“Dopo la vaccinazione con Comirnaty è presente un aumento del rischio di sviluppare miocardite e
pericardite”, si legge nel documento dell’Ema. “Queste condizioni possono svilupparsi entro pochi giorni dalla vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani. I dati disponibili indicano che la maggior parte dei casi si risolve. Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali”.
Dai primi mesi del 2021 è ben noto il fatto che l’inoculazione non previene il rischio di infezioni, dunque le probabilità che ci siano complicazioni semmai aumentano, considerando insieme sia infezione che vaccinazione. È su questo che si è basata la battaglia contro il green pass e le restrizioni, ed è su tali nuovi comunicati che l’avvocato Renate Holzeisen chiede le dimissioni dei giudici della Corte Costituzionale, che a fine 2022 dichiararono “inammissibile” il ricorso contro l’obbligo vaccinale. “Finalmente l’Ema e la Commissione europea ammettono che queste due sostanze comportano anche la morte”, ha detto Holzeisen a Radio Radio. “Sviluppare una miocardite o una pericardite è di una gravità inaudita. Adesso, però, visto l’enorme numero di morti, anche tra i giovani, finalmente ammettono che l’inoculazione di queste sostanze porta anche la morte. E questo, ovviamente, cambia tutto”.
“Dicevano che le reazioni non erano irreversibili e hanno cercato in ogni modo di nascondere la tragedia che si è sviluppata”, ha aggiunto il legale. “È gravissimi hanno che l’abbiano praticamente insabbiato”.
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