03 Ottobre 2024
Accise sul diesel in aumento: è la proposta contenuta nel Piano strutturale di bilancio presentato lo scorso 28 settembre e allo studio del Governo, il quale sta valutando un allineamento delle accise sul gasolio con quelle della benzina nella bozza del piano. Ma era proprio l’attuale Premier Giorgia Meloni che in un video del 2019 si esprimeva così sulle tasse sul carburante: "Chiediamo che vengano progressivamente abolite". Un cambio di rotta che non è rimasto inosservato e che ha già portato molti commercianti (in particolare gli autotrasportatori) ad evidenziare un certo malcontento per la misura. Oggi l'accisa sulla benzina è pari a 0,728 euro al litro, quella sul gasolio a 0,617 euro/litro: un eventuale allineamento farebbe aumentare il prezzo ai distributori ed equivarrebbe ad un maggior esborso pari a 5,5 euro a pieno. Se i consumi di diesel si mantenessero sugli stessi livelli registrati nel 2023, per il governo vorrebbe dire entrate per 3,1 miliardi di euro all'anno, ma il conto finirebbero per pagarlo i cittadini.
Quello che i tecnici del ministero del tesoro identificano come un "allineamento delle accise" è contenuto nella parte del Piano strutturale di bilancio dedicata alla riforma del fisco e in particolare nel riordino delle spese fiscali. Secondo il Ministero dell'ambiente, il sussidio che permette di pagare un'accisa inferiore per il gasolio per autotrazione "non trova giustificazioni in termini ambientali" suggerendo un innalzamento dell'aliquota fiscale: "L'allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina sarebbe una leva strategica per conseguire simultaneamente gli obiettivi di incremento dell'efficienza del sistema fiscale italiano e sostegno al pieno raggiungimento della strategia di transizione energetica e ambientale a livello europeo e nazionale", si legge nella bozza della manovra. La rimodulazione, dunque, dovrebbe correggere quella che viene considerata una stortura sul piano della sostenibilità: il livello dell'accisa sul gasolio, 62 centesimi a litro contro i 72 circa della benzina, rappresenta di fatto un incentivo al diesel, considerato più dannoso per l'ambiente. Anche le raccomandazioni dell'Unione Europea sostengono la necessità di riallineare le accise. La riforma inclusa nel Piano sta quindi nella cornice della revisione del Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi, sostenuta a gran voce anche da Partito democratico, Movimento 5 Stelle e verdi, che da tali sussidi contano di ricavare coperture.
"No all’ aumento delle accise per il gasolio. Sarebbe una stangata da 3,1 miliardi di euro sugli automobilisti". Così Assoutenti boccia l’ipotesi di rialzo delle accise sul gasolio previsto dal Piano strutturale di bilancio allo studio del governo: "Su ogni litro di gasolio acquistato dagli automobilisti italiani, il 56,1%, pari a 0,91 euro al litro ai prezzi attuali, se ne va in tasse a titolo di Iva e accise. Situazione anche peggiore per la benzina, dove la tassazione pesa per il 59,8%, pari a 1,04 euro per ogni litro di verde". "Solo nel 2023 gli italiani hanno pagato un totale di 38 miliardi di euro a causa della tassazione (iva e accise) che grava sui carburanti venduti in Italia", ha spiegato il presidente Gabriele Melluso, che conclude: "Ribadiamo ancora una volta come, al netto delle speculazioni sui prezzi ai distributori che si registrano in alcuni periodi dell’anno, il governo debba intervenire sul fronte della tassazione sui carburanti applicando accise mobili in grado di compensare gli aumenti dei prezzi industriali attraverso una proporzionale riduzione del peso fiscale". Il responsabile del Centro studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha detto in audizione parlamentare che "non possiamo condividere la suggestione di manovrare le accise su alcune tipologie di carburante al fine di equipararle a quelle più elevate. La misura comporterà maggiori e forse insuperabili difficoltà ad approdare ad un sistema fiscale equo ed efficiente, un tema di sicuro interesse nell'ambito della difficile transizione green". "Per il settore dell'autotrasporto, lo stop allo sconto sulle accise del gasolio si traduce in una stangata da oltre 350 milioni di euro l'anno", aggiunge Claudio Donati, segretario generale di AssoTir. Un "salasso" contro il quale i camionisti sono pronti a dare battaglia nel ricordare "che alla vigilia elettorale le forze dell'attuale maggioranza avevano addirittura promesso di ridurre il costo delle accise". Era il biennio 2018-2019 quando prima Matteo Salvini e poi Giorgia Meloni in due video pubblicati a pochi mesi di distanza pretendevano di abolirle.
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