06 Settembre 2024
All'indomani dell'intervista in prima serata di Gennaro Sangiuliano al Tg1, Maurizio Crozza non si è fatto sfuggire l'occasione per tornare a vestire i panni del ministro della Cultura, travolto in questi giorni dal caso Maria Rosaria Boccia. Con l'imitazione di Sangiuliano, Crozza ha lanciato la nuova stagione di 'Fratelli di Crozza' in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+. “Macché ministro, ormai sono un zimbello dopo la figura che ho fatto ieri a reti unificate”, esordisce Crozza nelle vesti di un Sangiuliano visibilmente turbato. “Ma che reti unificate, era solo Rai Uno”, gli ricorda il finto intervistatore. Crozza-Sangiuliano ha risposto: “Ho ritardato 'Affari Tuoi' per raccontare i c***i miei...”. Il ministro Sangiuliano, interpretato da Crozza, ha provato a reagire alle critiche e alle richieste di dimissioni ricordando “le tante cose buone” che ha fatto nei suoi anni al ministero: “Ma non si ricorda quando ho detto che Dante era di destra? Che Times Square è a Londra invece che a Nuova Delhi? Oppure Cristoforo Colombo che seguiva i dettami di Galileo?”, afferma il "ministro" ricordando i suoi scivoloni più celebri. Dopo le gaffe celebri, si passa all'attualità e al caso relativo a Maria Rosaria Boccia, ribattezzata “la bionda con gli occhiali che registrava tutto. Quando escono le cose che ha registrato, cade l'Europa”. L'intervistatore ha ribattuto “perchè non si è dimesso?” e Crozza-Sangiuliano: “Ma io mi sarei dimesso ma quella bionda voleva umiliarmi”. “La Boccia?”, ha domandato l'intervistatore, “No, la Meloni".
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