31 Maggio 2024
Intervista in esclusiva per Il Giornale d'Italia al candidato della Lega Alessandro Fermi
Presenti all'evento elettorale indetto, lo scorso 27 maggio, per la candidatura di Alessandro Fermi (Lega) alle prossime Europee il Ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara (un estratto del suo speech nel video allegato) e la consigliera del municipio 1 Anna Maria Pignatti Morano, ospiti - come Alessandro Fermi, Silvia Sardone e tutti gli invitati accorsi a dispetto delle previsioni meteo - di un altro consigliere di municipio 1: Pietro del Bono.
Pietro ci ha ospitati, all'interno del quadrilatero milanese, nello storico cortile di Casa del Bono, aperto anche domenica scorsa (26.05.24), in occasione della nota manifestazione "Cortili aperti", organizzata dall'Associazione Dimore Storiche Italiane.
Alessandro Fermi sostiene e caldeggia i valori, soprattutto del Nord Italia, del "fare" e la necessità di rispettare le diversità interne all'Europa, le cui linee ideologiche e finalità degli ultimi anni potrebbero, dice, aver mortificato la specifica capacità italiana e lombarda di trovare soluzioni, optando invece per un'unica ricetta che non tiene conto delle specificità di ciascuna nazione euopea.
Per esempio, in Italia peculiare è il tema della proprietà dell'abitazione non molto tenuto in considerazione nella proposta della casa green. Molte altre sono le tematiche europee trattate in maniera forse poco consona alla realtà del nostro paese, specie laddove il c.d. Made in Italy, invece che elevato e spinto, sembra venire ostacolato: "se lo esportiamo in tutto il mondo ci sarà un motivo" (A.Fermi). Il candidato comasco dai modi cortesi esprime un desiderio, che sia lui a farlo in caso di vittoria o i candidati prescelti dagli elettori: diffondere la cultura dell'orgoglio italiano e farne sentire la voce in Europa.
"Chi cerca il politico che grida in me non lo trova, mentre chi vuole un amministratore, problem-solver e orgoglioso della propria terra, in me può trovare qualcuno, fino alla fine" (A. Fermi)
Bio in breve
Alessandro Fermi è nato a Como l’11 novembre 1974 ed è residente ad Albavilla (Como). Diploma di maturità scientifica e laurea in Giurisprudenza, dopo aver avviato uno studio legale associato, a 22 anni ha iniziato la sua esperienza politica come consigliere comunale (due mandati) nel Comune di Albavilla, del quale è d stato eletto sindaco alle comunali del 2009. In precedenza: a 27 anni, l'elezione in Consiglio provinciale; a 33 anni, la delega ad assumere il ruolo di Assessore alle Politiche attive del lavoro, alla Formazione professionale, Attività economiche e Università. Alle Regionali della Lombardia del 2013 è stato eletto Consigliere (nella X Legislatura è Presidente della Commissione Agricoltura, Montagna, Foreste e Parchi, membro delle Commissioni Affari istituzionali), mentre, nel 2015, è stato nominato Sottosegretario alla Presidenza. Nel mandato successivo - elezioni 2018 - ha assunto il ruolo di Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, imbattendosi nei tragici anni della Pandemia. Alle regionali del 2023 è stato il candidato più votato della maggioranza ed è stato nominato assessore all’Università, Ricerca e Innovazione.
Prima di concludere, Anna Maria Pignatti Morano si esprime su Fermi, che supporta appieno, e lo fa con una premessa sul proprio impegno politico: "Sono diventata consigliere di Municipio da due anni e mezzo, accogliendo la proposta dell’amico Pietro del Bono, con cui condivido molti ideali, particolarmente sul piano politico. Per questo motivo, pur lavorando in una multinazionale a tempo pieno, nel 2021, ho accettato con entusiasmo di mettermi in gioco per la mia città. Credo in Alessandro, perché rappresenta una forza giovane, moderata, che sta dando grandi risultati in Lombardia, il che costituisce una garanzia per il centro-destra in Europa. Consiglieri municipali, comunali, segretario provinciale e segretario regionale, oltre al Ministro Valditara, sostengono la sua candidatura alle Europee. Forza Alessandro!".
Dunque, vedremo - e ce lo chiediamo per ogni altro candidato - se Salvini ce la farà e così ogni iscritto alla sua area.
Quel che conta non è tanto per chi votare, ma, date le assenze temute, farlo, compiendo una scelta che, per i diciottenni e oltre, è un diritto sacrosanto ed un dovere civico per il quale si è combattuto, dunque da rispettare. I prossimi 8 e 9 giugno andiamo tutti a esprimere il nostro voto!
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