Samuele Piscina (Lega): "Transessuali in via Mosso sputavano sangue infetto sulla polizia", bagarre in consiglio comunale a Milano -VIDEO

"In via Mosso c’erano transessuali che sputavano sangue infetto addosso alle forze dell’ordine". Sono bastate queste poche parole pronunciate dal consigliere comunale, il leghista Samuele Piscina, per scatenare una vera e propria bufera nell'aula di Palazzo Marino. Al centro del dibattito la situazione di degrado in via Padova, sulla quale i consiglieri si erano già scontrati poco prima, con Silvia Sardone che aveva inscenato una specie di fiaccolata in aula per protesta che nasce anche dal fatto che da anni ci si scontra sulla situazione di questa via sempre al centro di grandi polemiche. Diventata una piazza di spaccio molto assortita (con smercio h24), è stata spesso al centro delle cronache, anche nazionali, ed ha visto a più riprese anche la presenza di Vittorio Brumotti con la troupe di 'Striscia la notizia'.

Il leghista Piscina: "Transessuali sputavano sangue infetto sulla polizia"

Da li si è subito passato agli scontri avvenuti, sempre in via Padova domenica 3 marzo, tra la polizia e i centri sociali durante un tentativo di sfondamento del cordone che gli agenti avevano formato per impedire la manifestazione organizzata dalla Lega in concomitanza con la presentazione del libro della europarlamentare leghista Silvia Sardone. Come detto Piscina (con accanto la Sardone) ha affermato che nei giardini di via Mosso prima dell'installazione delle inferriate, c'erano "transessuali che sputavano sangue infetto alle forze dell'ordine".

Durissima la replica di Albiani (Pd): "Saresti da querela, vergognati" 

Un'affermazione che ha scatenato una violenta e rabbiosa reazione della maggioranza, andata immediatamente su tutte le furie a cui ha prontamente risposto Michele Albiani, consigliere del Partito democratico, che dai banchi opposti ha fortemente contestato l'esponente della Lega: "Saresti da querela. Sei uno schifoso, vergognati!", gli ha urlato, stigmatizzando il linguaggio di Piscina e la riproposizione di una 'leggenda metropolitana' con cui si identificano le persone transgender come 'infetti da Hiv'.