22 Gennaio 2024
Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, del partito Alternativa Popolare, ha acceso un caso politico. Nel corso di una discussione in Consiglio Comunale a Terni, tensioni e polemiche sono esplose durante la trattazione di un atto proposto dalle minoranze riguardante la violenza di genere. La consigliera Cinzia Fabrizi (FdI) ha sollevato il dibattito criticando le dichiarazioni del sindaco Stefano Bandecchi, rilasciate lo scorso novembre, in cui affermava che "chi non ha mai tradito la fidanzata non è normale".
La replica del sindaco ha alimentato ulteriormente le tensioni nell'aula consiliare. Bandecchi, infatti, ha dichiarato: "Tutti gli italiani maschi mi hanno capito, almeno quelli normali, sani di mente. E tutte le femmine normali mi hanno capito. Rivendico tutte, una per una. Un uomo normale guarda il bel c..o di un'altra donna e forse ci prova anche. Poi, se ci riesce, se la t....a anche; se poi non ci riesce, prende e torna a casa. Offendetevi quanto c...o vi pare, ma è la mia idea".
Le dichiarazioni del sindaco hanno suscitato un acceso dibattito, con richieste immediate di dimissioni da parte di alcuni membri del Consiglio Comunale. Le affermazioni di Bandecchi sono state considerate inappropriate e offensive, creando un vero e proprio caso politico nel contesto cittadino e nazionale.
In particolare, la sezione locale della Lega ha definito "vergognoso" il suo atteggiamento e ha parlato di "uno show indegno per l'aula di Consiglio comunale e per il ruolo istituzionale ricoperto". "Ancora una volta - sottolinea la Lega in un comunicato - il sindaco dimostra totale mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e delle donne, esprimendo concetti sconclusionati che condanniamo con forza e che dovrebbero spingerlo alle dimissioni immediate".
"Non è la prima volta che Bandecchi si lascia andare a comportamenti che palesano totale mancanza della cultura del rispetto delle donne, come già avvenuto di recente nel corso di una trasmissione televisiva e in tante altre occasioni in cui le sue parole hanno travalicato i limiti della decenza. Linguaggio scurrile e volgare, provocazioni, offese: tutto il vocabolario del sindaco ha trovato sfogo in un consiglio comunale ridotto ormai a una bettola. Un atteggiamento che non possiamo più tollerare e che più volte abbiamo segnalato al prefetto di Terni".
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