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Meloni a Caivano, l'incontro con don Patriciello: "Nuovo centro sportivo Delphinia nel 2024" - VIDEO

In un contesto carico di tensione e preoccupazione, la premier ha deciso di non incontrare la madre di una delle due minori vittime di abusi

31 Agosto 2023

La leader politica Giorgia Meloni è giunta puntualmente al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. La sua visita ha lo scopo di inviare un segnale forte da parte del governo, dopo i tragici episodi di violenza sessuale che hanno coinvolto due cuginette di 10 e 12 anni, avvenuti nell'ombra delle palazzine di edilizia popolare post-terremoto. La sua presenza ha attirato sia manifestazioni di apprezzamento che proteste da parte dei cittadini, alcuni dei quali chiedono "Vogliamo lavoro".

Meloni a Caivano, l'incontro con don Patriciello: "Nuovo centro sportivo Delphinia nel 2024"

Fin dalle prime ore del giorno, l'area è stata blindata e sorvegliata dalle forze dell'ordine. Una misura necessaria dopo le preoccupanti minacce alle quali la premier si è esposta. L'arrivo di Giorgia Meloni è stato accolto da un coro di sostenitori che la applaudivano acclamando il suo nome. Ma tra gli applausi, ci sono anche le critiche.

In un contesto carico di tensione e preoccupazione, la premier ha fatto una scelta significativa, evitando un incontro con la madre di una delle due minori vittime di abusi e il suo avvocato, Angelo Pisani. Si suppone che la decisione sia stata guidata dalla necessità di rispettare un'indagine giudiziaria in corso, ma anche dalla volontà di preservare la donna coinvolta.

Una madre amareggiata 

Attraverso il suo rappresentante legale, l'avvocato Angelo Pisani, la madre della minore ha ribadito la mancanza di un incontro pianificato con la premier. La scuola della sua figlia, che sarebbe stata una tappa cruciale per la madre, non è stata inclusa tra gli appuntamenti della leader politica. La donna, visibilmente amareggiata, ha condiviso che avrebbe voluto incontrare la premier per chiederle aiuto. Il desiderio della madre di affrontare direttamente la premier si basa sull'urgenza di "lasciare questo inferno" che l'ha vista protagonista in questi ultimi giorni di agosto. Due giorni fa la donna aveva denunciato di vivere in un clima di minacce e ritorsioni a Caivano dopo che la sua famiglia aveva denunciato gli abusi subiti dalla figlia di 12 anni.

Minacce e protezione dalle forze dell'ordine

La visita della premier a Caivano è stata anticipata da minacce di morte ricevute il 30 agosto. Questo ha portato all'implementazione di misure di sicurezza rigorose, con un sostanziale presidio delle forze dell'ordine nel Parco Verde. La situazione evidenzia l'importanza dell'evento e l'attenzione che suscita, ma allo stesso tempo sottolinea la serietà delle circostanze che circondano la visita.

Incontri e promesse

La presidente del Consiglio ha incontrato il sacerdote Maurizio Patriciello, il vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo e il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, nella chiesa di San Paolo Apostolo. In seguito, si è diretta alla scuola "Morano" nel Parco Verde, dove si sono annunciati anche tre ministri: Matteo Piantedosi (Interno), Giuseppe Valditara (Istruzione) e Andrea Abodi (Sport). La presenza del capo della Polizia Vittorio Pisani, ex capo della Squadra Mobile di Napoli, sottolinea l'importanza dell'evento.

Dopo l'incontro con Giorgia Meloni, don Maurizio Patriciello ha condiviso con i giornalisti che la premier gli ha assicurato che "entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano", che ha subito il deterioramento e l'azione dei vandali, nonché è stato il teatro delle violenze di gruppo contro le due cuginette, "tornerà a essere completamente riabilitato come centro sportivo". Questa informazione è stata comunicata da parte della leader politica al parroco durante il loro colloquio. Don Patriciello ha commentato l'annuncio affermando che la primavera del 2024 è ormai a pochi mesi di distanza e si aspetta che la promessa venga mantenuta. Tuttavia, ha sottolineato che se, come accaduto in passato, le promesse non verranno mantenute, la comunità non esiterà a manifestare la sua delusione attraverso fischi e contestazioni. In ogni caso, il parroco ha espresso un certo grado di fiducia, evidenziando il desiderio di vedere le parole trasformarsi in azioni concrete.

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