03 Aprile 2022
Carlo Freccero, critico televisivo e giornalista, si espone sulla questione della guerra in Ucraina. Il focus del suo discorso sembra portare all'Occidente e non in Russia. Invita tutti a seguire la sua stessa prospettiva sul conflitto, asserendo che la censura sia nella nostra vita di tutti i giorni.
Carlo Freccero, noto giornalista e critico televisivo, decide di esporsi anche sulla guerra in Ucraina. Il suo ragionamento si basa principalmente su due concetti: propaganda e censura. Questi principi sembrano gli stessi adottati dalla maggior parte dei giornalisti (italiani e non), ma in realtà il suo è un discorso un po' controcorrente: Carlo Freccero, dopo le sue dure parole sui vaccini e su una presunta "dittatura sanitaria", dichiara che forme di censura e di propaganda siano molto più vicini di quanto non crediamo: in Italia.
Freccero si interroga sul rapporto esistente tra potere e comunicazione, che secondo la sua opinione va oltre la tv, ma è presente in ogni canale di comunicazione. Questo perché, per Freccero, la comunicazione odierna non si basa più sulla mera limitazione o gestione dell'informazione, ma ogni messaggio viene veicolato con il fine di influenzare il pubblico.
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