Levy (MIMO): "4° edizione del Motor Show all'Autodromo di Monza, 2.000 tra Supercar e Hypercar e test drive ultimi modelli"

Andrea Levy, Presidente MIMO, in occasione della presentazione della 4° edizione di MIMO, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Dalla 4° edizione di MIMO dobbiamo aspettarci un rinnovamento del format dello scorso anno, di grande successo perché ha riunito 60 mila persone in tre giorni all'autodromo di Monza. Si tratta ormai non solo di un festival motoristico ma anche di un punto di incontro per grandi appassionati, dove cerchiamo di far convivere due grandi anime dell'automobilismo: la parte emozionale, quindi con le supercar e le hypercar più belle, e la parte sostenibile con i test drive di tutti gli ultimi modelli, faccio esempio dei 100% elettrici, ibridi plug-in, full hybrid...

Cerchiamo di fare anche educazione perchè il consumatore oggi è molto disorientato dalle nuove tecnologie e dal 2035, anno che dovrebbe vedere lo stop ai motori termici alimentati a benzina e diesel. Al MIMO cerchiamo di fare i test drive per provare queste vetture perché, nonostante siamo tecnologicamente neutrali, c'è la possibilità comunque di conoscere le nuove forme tecnologiche.

Tratto importantissimo riguarda l'entrata gratuita, questo ci consente di avere ragazzi, famiglie e di trasferire anche la passione ai più giovani. Questo sarà il format del MIMO che dal 28 al 30 giugno sarà di nuovo all'Autodromo di Monza che, come ogni edizione, ospiterà circa 2.000 tra Supercar e Hypercar che vengono a trovarci nei tre giorni, tutti i marchi più famosi e che popolano l'immaginario".

A livello di visitatori che numeri vi aspettate? Sperate di battere il record degli anni scorsi?

"Sì, speriamo ovviamente di battere il record, speriamo soprattutto di diventare sempre di più un punto di riferimento.

I Motor Show hanno passato dei momenti alterni, noi ci definiamo Mimo Motor Show ma con un nuovo format perchè siamo innanzitutto un open air, quindi all'aperto, e abbiamo poi la possibilità di avere una location che ha sia la pista di Monza, fatta di tempo e velocità, sia un'altra pista parallela sopraelevata per i test drive, oltre al fatto di essere circondati da un parco e un territorio come la Lombardia che comunque ai motori ha dato tanto e può ancora dare tanto".