29 Novembre 2022
Corrado Lopresto, architetto e imprenditore milanese, nonché il più importante collezionista italiane di auto d'epoca, ha raccontato a Il Giornale d’Italia in occasione del Cenacolo Artom:
“Questa è una Fiat 508C, la nuova Balilla. E’ un auto del 1937, conservata meravigliosamente con un interno originale e bellissimo ma la vera particolarità è che questa macchina è appartenuta a Tazio Nuvolari, il mantovano volante nonché più grande campione dei circuiti internazionali, l’uomo delle mille esperienze, degli otto incidenti mortali da cui è sempre uscito vivo. Questa macchina è una sorpresa, ho recuperato la storia in questo ultimo semestre che è l’anno del festeggiamento dei 130 anni dalla nascita di Tazio Nuvolari.
Questa macchina è stata trovata grazie a una soffiata, nel senso che la signora che possedeva l’auto sosteneva che era appartenuta a Nuvolari ma nel cofano aveva un porta fucile con scritto Giorgio Nuvolari. Sono dunque andato all’archivio di stato e controllando il fondo Nuvolari abbiamo trovato una serie di fotografie scattate da Tazio Nuvolari, che per fortuna si dilettava anche con la fotografia, di due gite in famiglia, scene bellissime di una giornata serena in famiglia. Un’emozione pazzesca, scoprire questa macchina nell’anno dell’anniversario è stato fantastico e abbiamo festeggiato a Castel D’Ario, il paese natale di Tazio Nuvolari.
Questa macchina si inserisce perfettamente nel filone della mia collezione, fatta solo di auto italiane, possibilmente pezzi unici con una storia particolare. Questa non è un prototipo, non è un telaio numero uno, però ha una storia incredibile che va raccontata e studiata.
Gli interni non sono perfetti – afferma Lopresto mostrando l’auto – ma io preferisco mantenere l’originalità rispetto ad una vettura restaurata come se fosse fabbricata ieri. Questa, come tutte quelle della mia collezione, ha il proprio fascino e sapore.
Questo è il piccolo motore di questa Fiat 508C e devo dire che pur trattandosi di un motore piccolo di 4 cilindri ma ha motorizzato veramente l’Italia e l’ha resa competitiva nel mondo grazie a un motore affidabile, un telaio indistruttibile. Una piccola vettura estremamente versatile”, conclude.
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