24 Settembre 2020
Manifestazione contro il cambiamento climatico (fonte LaPresse)
Sette sono gli anni che rimangono all'uomo per evitare una catastrofe climatica irreversibile. Poi si giungerà al punto di non ritorno. Ad annunciarlo in modo chiaro e sconvolgente è un'istallazione apparsa tra i grattacieli newyorkesi. A Manhattan un orologio climatico segna il tempo che rimane all'umanità prima di un collasso del pianeta. Impossibile non notare il Climate Clock, inaugurato lo scorso sabato a Union Square. Gli artisti, Gan Golan e Andrew Boyd, vogliono così smuovere le coscienze.
Se non ci saranno cambiamenti importanti e serie prese di coscienza, tra pochi anni, la temperatura media globale salirà di almeno 1,5°C sopra le medie preindustriali. Un numero preoccupante, che porterà a una situazione disastrosa. Secondo i recenti studi condotti dall'Onu, la Terra vedrà una crisi climatica irreversibile. Incendi, ondate di calore estreme, siccità, disponibilità d'acqua limitata saranno solo alcune delle conseguenza. I ghiacciai continueranno a sciogliersi, il livello dei mari salirà, fino a provocare enormi danni anche per l'uomo.
"7 anni, 102 giorni, 17 ore, 29 minuti e 22 secondi" è il tempo segnato dall'orologio climatico a Manhattan, nel momento dell'istallazione. Numeri che però continuano a scendere, a causa delle continue emissioni di CO2. L'invito è chiaro: fermare il riscaldamento globale e salvare la Terra prima che collassi. Il conto alla rovescia indirizza verso il 1 gennaio 2028, data in cui il mondo potrebbe cambiare per sempre. Sul sito del Climate Clok si legge: "L’umanità ha il potere di aggiungere tempo all’orologio, ma solo se lavoriamo collettivamente e misuriamo i nostri progressi rispetto a obiettivi definiti".
Di Giorgia Belfiore
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