03 Dicembre 2020
fonte: profilo facebook ufficiale Mariapia ghedina
Credo che oggi più che mai dovremmo imparare ad attribuire il giusto valore al benessere, a comprendere le strategie valide per migliorare la nostra qualità di vita . Come? Assumendoci per primi la responsabilità del proprio benessere. Non possiamo attendere che tutto si sistemi, sarebbe una pretesa irrazionale, come non possiamo aspettare che cambi l’ambiente sociale per stare meglio: siamo noi l’ambiente sociale.
Mai come al giorno d’oggi forse occorre impegnarsi a fronteggiare nel modo migliore le continue sfide che stiamo vivendo. Questo significherebbe l’esatto contrario di subirle, tuttavia non c’è da stupirsi se in molti tendono ad arrendersi. Lo spiega la “teoria dell’impotenza appresa”: a forza di delusioni s’impara ad arrendersi. Per fronteggiare al meglio i periodi più difficili che ormai sono divenuti parte della nostra quotidianità, è fondamentale conoscere le strategie che ci permettono di potenziare ed utilizzare al meglio le risorse di cui disponiamo, interne ed esterne.
Lavorare sulle risorse interne è come aggiornare il nostro software e imparare ad sereni, soddisfatti e felici a prescindere dalle difficoltà. In fin dei conti il benessere è una questione soggettiva e urgente: è la nostra reale priorità.
Per questo è nata la Mindfulfreeride, ossia una tecnica per stare meglio racchiusa in un libro. Il titolo è: “Supera l’ansia, migliora l’autostima e la performance con la Mindfulfreeride”. È un mix di esercizi pratici, esperienze reali vissute durante i corsi in mezzo alla natura ed emozioni.
È una storia vera in cui viene descritta la tecnica che, nello specifico, unisce le terapie psicologiche di ultima generazione ai benefici dell’attività fisica e della natura.
Diversi studi evidenziano che chi vive nel grigio della città ha un rischio nettamente maggiore di sviluppare disturbi psicologici e ha un valore più alto degli ormoni dello stress.
I benefici della natura sono innumerevoli come spiegato nel libro: allontanarsi dalle luci artificiali dei centri urbani per stare qualche giorno in un ambiente naturale regola le funzioni ormonali e l’orologio interiore che determina i ritmi di veglia e sonno. È in pratica un naturale antidoto al jet lag. Si può andare anche in un parco in città, ma non equivale certo alla natura che si trova in montagna o, meglio ancora, in un parco naturale come quello delle Dolomiti in cui è ambientato il libro.
Una ricerca ha mostrato che coloro che trascorrono tempo a fare escursioni o a riposare nel bosco presentano concentrazioni di cortisolo inferiori e una pressione arteriosa più bassa, in altre parole uno stress ridotto.
Altri studi hanno riscontrato miglioramenti della qualità del sonno, un potenziamento del sistema immunitario e tassi più bassi di disturbi legati allo stress in coloro che trascorrono regolarmente del tempo in mezzo alla natura. Tutto ciò è connesso a una maggior longevità.
Un motivo per cui il tempo all’aria aperta può contribuire alla salute, in particolare per chi ha contratto il virus Covid-19, è l’esposizione alla luce solare che produce la vitamina D. Questo ormone è responsabile di molti aspetti della salute psicofisica.La carenza di vitamina D è collegata a vari disturbi, non solo oseei, ma anche ad alcuni tipi di cancro e obesità, oltre che a disturbi mentali come la depressione.
Anche se sono disponibili gli integratori di vitamina D, alcune persone non l’assorbono in modo efficace e hanno bisogno dell’esposizione al sole per ottenerne a sufficienza.
In entrambi i casi trascorrere del tempo all’aperto sotto il sole è un ottimo modo per assimilare la vitamina D.
La natura, e in particolare la montagna, offre la possibilità di muoversi divertendosi e divertirsi è molto più importante di quanto si possa immaginare: abbassa lo stress. Dalle escursioni, all’arrampicata su roccia, al nuoto, alla canoa, alla bicicletta, allo sci …c’è da sbizzarrirsi per quanto riguarda le attività all’aperto in montagna.
Tutti conosciamo i benefici dell’esercizio fisico, tuttavia la maggior parte delle persone non ne fa abbastanza regolarmente. Praticare la Mindfulfreeride aiuta a migliorare la qualità di vita.
In montagna, quando si sale di quota, diminuisce l’ossigeno, aumenta la percentuale di globuli rossi nel sangue esi ha un effetto energetico; l’ideale è stare tra i 1000 e 1600 metri.
Chi è in buona salute e desidera raggiungere una vetta, sa che lassù si rimpiccioliscono anche i problemi più grandi.
“Mindfulfreeride" in poche parole significa vivere liberamente e in linea con sé stessi. Questo libro aiuta infatti ad allinearsi con i propri valori più profondi facendo un vero e proprio detox mentale, a togliere quindi i propri blocchi mentali nonché a migliorare la propria performance, che si tratti di quella sportiva o lavorativa.
Buona lettura!
Autrice: Mariapia Ghedina, psicoterapeuta, ricercatrice nell’ambito degli sport estremi e docente di psicologia per le professioni connesse al mondo della montagna come, ad esempio, le Guide Alpine. È stata atleta professionista di snowboard per dieci anni aggiudicandosi numerosi titoli italiani e quello europeo nelle discipline freestyle.
È unendo le sue due grandi passioni, quella per la montagna e quella per la forza mentale, che ha creato la Mindfulfreeride: una tecnica di crescita personale che ha lo scopo di migliorare la qualità di vita di chi la pratica.
Casa editrice: Vividolomiti Edizioni
Uscita prevista: 8 dicembre 2020
Librerie online dove si può acquistare ora: lafeltrinelli.it, libreriauniversitaria, IBS, libraccio.it, Amazon e molte altre
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