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Coronavirus, 'Virologi star bocciati'. Indagine Reputation Science: 'Informazioni contrastanti e poca chiarezza'

Un eccessivo flusso di informazioni porta il lettore alla confusione: l'allarme lanciato da Reputation Science

30 Novembre 2020

Coronavirus, 'Virologi star bocciati'. Indagine Reputation Science: 'Informazioni contrastanti e poca chiarezza'

Coronavirus (fonte foto Lapresse)

Informazioni contrastanti, opinioni differenti e poca chiarezza: ecco il verdetto sui virologi che hanno parlato del Coronavirus e delle loro idee a proposito della pandemia sul web. Il giudizio negativo sul modo in cui gli esperti, che sono diventate delle specie di star negli ultimi mesi, stanno gestendo la comunicazione in materia di Covid-19 arriva dall'indagine condotta da Reputation Science, società specializzata nell'analisi e gestione della reputazione.

Dopo aver esaminato centinaia di dichiarazioni pubbliche rilasciate da scienziati e medici dal 1 febbraio 2020, la società ha fatto emergere che l'impatto mediatico dei virologi sui social media non solo avrebbe generato migliaia di contenuti online sul web, ma anche che le opinioni rilasciate sarebbero incoerenti e spesso contrastanti.

Coronavirus, virologi sui social: 'Flusso di comunicazione eccessivo'

"Dalle analisi emerge in modo molto chiaro come il flusso di comunicazione innescato dagli esperti sia stato eccessivo e incoerente. Stiamo vivendo un momento di forte incertezza, e ora più che mai è necessario comprendere in modo chiaro i meccanismi della comunicazione, il peso che singole parole e messaggi più articolati possono avere sulla percezione e sui livelli di ansia delle persone, già sottoposte a forti pressioni dal contesto attuale" ha detto Auro Palomba, presidente di Reputation Science.

"Purtroppo assistiamo a molti singoli professionisti che stanno utilizzato la ribalta mediatica per promozione personale. Una deriva acuita dai casi di reciproche accuse a cui abbiamo assistito. Purtroppo, un effetto negativo di questo trend riguarda il fatto che rischia di ledere l'importanza delle misure e dei comportamenti fondamentali per limitare la pandemia" ha denunciato Palomba.

Covid, virologi opinioni

"I dati riportati in questa analisi non sono solo statistiche sulla comunicazione dei soggetti analizzati: sono numeri in grado di cambiare lo scenario percettivo" ha detto invece Andrea Barchiesi, Ceo di Reputation Science, che ha continuato: "Non si tratta infatti di un sondaggio sul loro gradimento, ma di una misurazione analitica dei contenuti che riprendono le loro dichiarazioni pubbliche".

"Se ogni opinione espressa dall'esperto sul Covid-19 è stata ripresa in media più di 200 volte al giorno su quotidiani, siti di informazione, social, significa che il lettore è stato sottoposto a una grande pressione mediatica, ogni giorno, ricevendo messaggi spesso contrastanti, ad elevata frequenza e intensità."

E poi Barchiesi ha concluso: "Questo ha contribuito ad aumentare il livello di infodemia perché i cittadini si trovano di fronte sempre nuove voci, con posizioni diverse, sugli stessi argomenti".

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