10 Novembre 2020
La notizia dell'efficacia superiore al 90% del vaccino anti-Covid prodotto dalla Pfizer sta facendo il giro del mondo ed entusiasma tutti. Sembra però essere spuntato un ostacolo. A frenare l'entusiasmo è il presidente dell'Istituto Mario Negri, Silvio Angelo Garattini. "Prima di fare festa servono dati e risposte precise se vogliamo conquistare la fiducia della popolazione. Partiamo da un presupposto - spiega l'esperto in un'intervista a Repubblica - in questo momento c’è una gara tra le industrie farmaceutiche. Una corsa a chi arriva primo sotto gli occhi di tutti. Se non abbiamo risposte certe e concrete, si rischia di creare una falsa impressione nella popolazione, rafforzata dai negazionisti, ossia che si stia accelerando troppo e che questi risultati non siano degni di fiducia, cosa che dobbiamo conquistare o si rischia che i vaccini non vengano accettati".
"Ipotizziamo che sia davvero efficace. Il metodo usato è l’Rna messaggero - prosegue Garattini - per il coronavirus sarebbe il primissimo vaccino al mondo prodotto in questa maniera, da conservare a meno ottanta gradi. Siamo attrezzati per farlo? No che non lo siamo ed è chiaro che questo ritardo complica le cose. Ma questo pone un altro tema decisivo. Non possiamo pensare di improvvisare come si fa abitualmente nel nostro Paese. Non siamo nemmeno riusciti a far partire la campagna antinfluenzale. Dobbiamo muoverci per tempo. Così come bisogna lavorare con grande anticipo sull’elenco delle fasce a cui il vaccino va somministrato per primo, perché non ci siano polemiche da parte delle categorie inizialmente escluse. Le motivazioni siano chiare, trasparenti, immediate".
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