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Covid, virologo Palù choc: 'Virus nato a settembre. Da Pechino solo bugie. Artificiale? E' così umanizzato che non infetta più i pipistrelli'

Nel Cts non c'è nemmeno un virologo. Da Pechino solo bugie. Il virus circola da settembre.

08 Novembre 2020

Covid, virologo Palù choc: 'Virus nato a settembre. Da Pechino solo bugie. Artificiale? E' così umanizzato che non infetta più i pipistrelli'

La nostra vita è cambiata ormai da quasi un anno. Per colpa di che cosa? Di un virus che sembra aver infettato ormai quasi tutto il mondo e di cui nessuno conosce ancora tutto. I virologi continuano a contraddirsi e a fare dietrofront, continuano a litigare fra loro e le persone sono sempre più confuse. In queste settimane stiamo attraversando la cosiddetta seconda ondata, ma nonostante siano passati tanti mesi dalla prima, sembra che l'Italia non sia ancora pronta. Qual è l'origine di questo virus? Quando finirà? La risposta a queste domande purtroppo non è ancora arrivata. Inizialmente tutti parlavano di pipistrelli, ma questo argomento è stato poi messo a tacere senza una risposta certa. Il Sars-cov2 è nato davvero nel mercato di animali vivi di Wuhan? Secondo diversi documenti sarebbe impossibile.

"Non si può dire che" il virus sia artificiale "e non si può escludere che non lo sia. Se i cinesi collaborassero potremmo saperne di più, ma dai virologi di Wuhan non sono arrivate informazioni sui Coronavirus del pipistrello che in quel laboratorio erano da tempo studiati e tenuti in coltura". Ad affermarlo è Giorgio Palù, professore emerito dell'Università di Padova e past-president della Società italiana ed europea di Virologia, in un'intervista a ilgiornale.it. "Certo è che questo virus, che discende da un virus del pipistrello per il 96% del suo genoma - spiega il professore - ha acquisito delle sequenze affatto peculiari che lo hanno reso adatto ad infettare l'uomo che è ora diventato il suo ospite naturale. Tale acquisizione sembra essersi verificata in un unico evento, e le sequenze neo-acquisite non hanno subito modificazioni nonostante Sars-Cov2 abbia infettato milioni di persone al mondo. Il virus è oggi così umanizzato da non essere più in grado di infettare le cellule di pipistrello".

Coronavirus, ci sarà la terza ondata? Quando finirà il Covid?

"L'Italia non è mai uscita dalla prima ondata, come invece ha fatto la Cina, con una curva del contagio completamente azzerata ed un andamento perfettamente speculare della fase ascendente e discendente a tracciare una perfetta gaussiana. Anche se a un tasso ridotto - ha spiegato ancora il virologo Palù a ilgiornale.it - il virus in Italia ha continuato a circolare anche d'estate. E la popolazione del Sud, che era stata risparmiata dalla pandemia che invece aveva colpito di più il Nord, non ha ancora gli anticorpi per resistere al virus. Avremo quindi diffusioni non uniformi e asincrone del contagio non solo in Italia ma nel resto del globo".

"Trattandosi del primo Coronavirus pandemico - ha precisato l'esperto - è difficile fare delle previsioni e per lo meno fantasioso prospettare ondate in successione. È doveroso ammettere di non sapere. Nel prospettare la durata nel tempo di Covid-19 mi baso sull'esperienza di quanto avvenuto in passato con virus pandemici appartenenti ad altre famiglie, in particolare ai virus influenzali che sono accomunabili ai coronavirus per modalità di diffusione e per letalità".

Coronavirus 'nato a settembre. Pechino ha avvisato tardi'

"Credo che quanto accaduto sia in larga misura conseguenza di come è stata gestita la pandemia, più come problema assistenziale in una competizione pubblico-privato che come emergenza di sanità pubblica", ha spiegato Palù cercando di rispondere ad una domanda sulle morti avvenute in casa senza assistenza sanitaria alle persone. "Il nostro sistema sanitario era impreparato - sottolinea il virologo - si trattava comunque di patologia causata da un nuovo virus, il primo Coronavirus pandemico, della cui insorgenza i cinesi avevano dato informazione molto tardiva. Sembra infatti dall'analisi del genoma, che come un orologio traccia il percorso evolutivo del virus, Sars-Cov2 circolasse da uomo a uomo sin da settembre 2019, ma l'Occidente lo ha saputo solo a gennaio 2020".

Nel Cts non siede nemmeno un virologo. Palù: 'Lo confermo'

"Lo confermo" esclama Palù ad una domanda relativa all'assenza di virologi nel Cts. "Certo che almeno un virologo avrebbe dovuto esserci fin dall'inizio - sottolinea l'esperto - pur riconoscendo che va dato spazio anche a esperti di varie discipline della biomedicina rilevanti per una malattia di natura pandemica. Va segnalato che voi giornalisti avete definito virologi tutti gli esperti intervistati, anche professionisti che nulla hanno a che vedere con la virologia. Questa non è stata una corretta informazione per la popolazione che incolpa proprio questi virologi di idee contraddittorie e di battibecchi sui media che confondono e disorientano. La virologia è una scienza esatta, che studia la genetica e la riproduzione dei virus, l'interazione tra virus, ospite e sistema immunitario, i meccanismi di malattia, i bersagli di nuovi farmaci, il disegno di vaccini innovativi oltre che occuparsi di diagnosi e monitoraggio terapeutico. L'importanza della virologia è dimostrata dai numerosi premi Nobel per la fisiologia o la medicina assegnati ai virologi per scoperte fondamentali; vorrei ricordare tra questi anche gli Italiani Salvador Luria e Renato Dulbecco e i tre vincitori del Nobel di quest'anno".

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