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Covid Italia, nuovi contagi oltre 31 mila. Iss: 'A rischio 11 Regione'

30 Ottobre 2020

Covid Italia, nuovi contagi oltre 31 mila. Iss: 'A rischio 11 Regione'

L'analisi della situazione epidemiologica in Italia per la pandemia da Covid-19. Interventi del presidente dell'Istituto Superiore di Sanita e del presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute: "Ieri i nuovi positivi erano 26.831, oggi 31.084". Come riporta ANSA, nel periodo 08 - 21 ottobre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane, con valori superiori a 1,5. 

Inoltre sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2 e 4 regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) più la provincia di Bolzano sono nello scenario 4. Di queste 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale, ma, come riporta ANSA, il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. 

Ecco quali sono le regioni italiane a alto rischio: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto.

"Cruciale il ruolo dei medici di medicina generale per garantire la gestione ottimale dei malati" Covid. "Sono al centro dei questo percorso assistenziale e a loro va il ringraziamento" Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, alla conferenza stampa del venerdì sull'analisi della situazione epidemiologica di Covid-19 in Italia.

Conclude ANSA: l'epidemia in Italia è in "rapido peggioramento" e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Viene segnalato che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Si conferma pertanto una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane".

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