Governo, Meloni: 'Test sono le Regionali non il referendum'

Governo, Meloni: 'Test sono le Regionali non il referendum'

"Il test sul governo non è il referendum. Il test sul governo sono le elezioni regionali". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervenendo a margine di un appuntamento elettorale a Viareggio. "Il testo della legge sul taglio dei parlamentari - aggiunge - è una legge passata con voti trasversali: noi ci siamo schierati per il sì, ma certamente non siamo amici di questo governo. Dopodiché capisco anche chi dice che votare no sarebbe un segnale importante contro il Movimento 5 Stelle perché altrimenti si intesterebbero la vittoria. A me però pare un po' difficile considerato che saranno tagliati 300 parlamentari e a occhio il 90 per cento saranno dei 5 Stelle".

Referendum, Meloni: 'Noi favorevoli sempre, ora tocca a cittadini'

"Sul taglio dei parlamentari noi siamo favorevoli - aggiunge Meloni - e abbiamo votato la legge però siamo stati l'unico partito a non raccogliere firme per il referendum. Fosse stato per noi la legge sarebbe stata già operativa. Una volta che però i partiti chiedono cosa pensano i cittadini - ha aggiunto - sono i cittadini che devono dirci qual è il loro punto di vista. Quindi io faccio un passo indietro e credo che i partiti debbano fare un passo indietro e i cittadini ci diranno cosa pensano di questa norma".

Scuola, Meloni: 'Incompetenza Azzolina la pagano le famiglie'

"Sulla scuola il governo non aveva uno straccio di idea - tuona Meloni a Viareggio - e si è mosso molto tardi. Ricordo che in tutta Europa le scuole sono state riaperte in sicurezza alla fine del precedente anno scolastico. Purtroppo questo accade quando metti un incompetente in un posto molto delicato. Il problema è che poi quella incompetenza non la paga il ministro, ma la pagano le famiglie".
"Purtroppo il ministro Azzolina, vagamente improvvisata nel suo ruolo, stava lì fra lo schema 5-5 di Oronzo Canà di banfiana memoria e i banchi a rotelle. Mi chiedo - prosegue la leader di Fdi - perché invece di lavorare per spendere centinaia di milioni di euro per i banchi a rotelle per fare l'autoscontro magari non si è ragionato dei termoscanner e non siano state fatte cose di buonsenso".