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Conte: ‘Dati incoraggianti, inizia la fase 2. Non possiamo aspettare il vaccino'

17 Maggio 2020

Conte: ‘Dati incoraggianti, inizia la fase 2. Non possiamo aspettare il vaccino'

“Le misure della Fase 1 hanno prodotto i risultati attesi, quindi si può ripartire. Siamo nella condizione di attraversare e affrontare la fase 2 con fiducia e senso di responsabilità". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Presenti fisicamente giornalisti. “In questo nuovo percorso – sottolinea il Premier - non saranno meno importanti il lavoro e il dialogo con le Regioni e con tutti gli enti locali. Questi dovranno assumersi le loro responsabilità. In caso di necessità potremo intervenire con misure restrittive mirate. Le Regioni collaboreranno con noi per far rispettare le regole del distanziamento in tutte le attività". “Affrontiamo un rischio calcolato – precisa Conte – con la consapevolezza che la curva dei contagi potrà tornare a salire. Saranno possibili nuove chiusure". “Dobbiamo accettare il rischio altrimenti non potremmo ripartire. Dovremmo aspettare il vaccino, ma non possiamo permettercelo”.

Conte: ‘Stop alle autocertificazioni per spostamenti all'interno della regione di residenza'

“Da lunedì ci si sposterà all’interno della regione senza alcuna limitazione. Stop alle autocertificazioni. Significa uscire di casa senza più giustificare le ragioni dello spostamento. Riprende anche la vita sociale - prosegue Conte - riprendono gli incontri con gli amici. Rimane il divieto di uscire di casa per chi è positivo al virus e per chi è in quarantena. Resta il divieto di creare assembramenti in luoghi pubblici. Bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro e raccomandiamo di usare la mascherina che va usata obbligatoriamente in alcuni luoghi, in particolare in spazi chiusi".

"Da una regione ad un’altra ci si può spostare solo per esigenze lavorative, assoluta urgenza, motivi di salute. Questi spostamenti interregionali - precisa il Premier - rimarranno limitati sino al 3 giugno. Se i dati continueranno ad essere incoraggianti potremo tornare a muoverci in tutta Italia, senza limitazioni. Dal 3 giugno sarà possibile muoversi anche all’interno degli Stati dell’unione Europea senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia".

Fase 2, quando riaprono le attività economiche, sociali e sportive

"Per quanto riguarda le attività economiche e sociali - annuncia il Premier - lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio, i servizi e le attività legate alla cura delle persone, parrucchieri, centri estetici. Riaprono anche i ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, pub, a condizione che le Regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e adottino misure di sicurezza. La stessa cosa vale per gli stabilimenti balneari, riprendono anche le celebrazioni liturgiche. Bisognerà rispettare le misure anti-contagio stabilite nei vari protocolli. Riprendono gli allenamenti degli sporti in squadra, quindi anche il calcio. Riaprono anche i musei. Sempre però con il rispetto delle prescrizioni di sicurezza. Dal 25 maggio riaprono le palestre, piscine, centri sportivi, con protocolli di sicurezza. Dal 15 giugno riaprono teatri, cinema e sarà a disposizione dei nostri bambini un ventaglio di offerte varie a carattere ludico-creativo. Anche in questo caso, le Regioni saranno libere assumendosene la responsabilità di ampliare queste misure e, se del caso, restringerle".

Conte: 'Ci dedicheremo al decreto sulle semplificazioni e al piano europeo'

"Io sono consapevole - ammette Conte - che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economica, rilancio degli affari. Sono consapevole che il decreto rilancio, nonostante una cifra considerevole di 55 miliardi, non potrà essere la soluzione per tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo. Però stiamo dando una mano a chi deve ripartire. Adesso più che mai dobbiamo far correre la nostra economia". "Ci dedicheremo al decreto sulle semplificazioni e contemporaneamente - spiega il premier - lavorerò al piano europeo dei nuovi strumenti finanziari per questa emergenza. Con il decreto sulle semplificazioni l’obiettivo è rendere più rapidi e trasparenti alcuni passaggi dei procedimenti amministrativi, in modo da accelerare la crescita economica e sociale. Dopo inizieremo a programmare interventi di più ampio respiro". "L’Italia nel nostro progetto politico - conclude il Premier - è più verde, più digitale".

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