18 Agosto 2023
Museo archeologico nazionale di Taranto: testa di donna in terracotta, del IV secolo a.C.
Nei prossimi giorni un importante spartiacque attende alcuni dei musei più illustri d'Italia: le Gallerie degli Uffizi a Firenze, il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, la Pinacoteca di Brera a Milano e la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma sono solo alcune delle istituzioni coinvolte nel bando pubblicato a giugno 2023 per la nomina dei nuovi direttori. Gli attuali direttori, Eike Schmidt, Sylvain Bellenger, James Bradburne e Cristiana Collu, hanno raggiunto la fine del loro mandato, che non può essere prorogato.
La nomina di questi direttori risale al 2015, quando il Ministro della Cultura Dario Franceschini introdusse una riforma che ha istituito lo statuto di autonomia speciale per Musei e Parchi archeologici. Nel corso degli anni, questi dirigenti hanno influenzato la gestione dei beni culturali italiani. Oltre a ciò, altri musei come le Gallerie Estensi, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la Galleria Nazionale dell'Umbria e il Museo Nazionale d'Abruzzo stanno affrontando processi di selezione simili. Queste nomine avranno un impatto duraturo sull'intero sistema museale italiano nei prossimi anni.
Tuttavia, la composizione della commissione di valutazione incaricata di selezionare i nuovi direttori ha sollevato preoccupazioni. Due Consulte universitarie, la CUNSTA (Consulta universitaria per la Storia dell'arte) e la SISCA (Società italiana di Storia della Critica d'arte), hanno espresso dubbi riguardo alla composizione e alla struttura della commissione. In particolare, è stata messa in discussione la rappresentanza della storia dell'arte all'interno della commissione, poiché solo un membro, la Dottoressa Daniela Porro, è uno storico dell'arte.
Questa situazione è stata vista come problematica, dato che la maggior parte dei musei oggetto del bando ha una natura storico-artistica. Inoltre, la presenza di due membri della commissione che sono dirigenti del Ministero della Cultura (il Dottor Luigi La Rocca e la Dottoressa Daniela Porro) ha sollevato interrogativi sulla neutralità della commissione nelle decisioni di selezione.
Un altro aspetto che ha destato preoccupazioni è l'esperienza specifica dei membri della commissione nei beni culturali. In particolare, il Presidente della commissione, il Professore Avv. Francesco Di Ciommo, e la Professoressa Marina Brogi sembrano non avere esperienze pregresse nel settore culturale e nella tutela del patrimonio.
L'appello delle Consulte universitarie mira a sollevare una discussione sulla rappresentanza e l'equilibrio all'interno della commissione di selezione, sottolineando l'importanza del ruolo della storia dell'arte nelle nomine dei futuri direttori dei musei. Le Consulte auspicano che la composizione della commissione sia rivista al fine di garantire una maggiore competenza e rappresentanza nel settore dei beni culturali, per preservare e valorizzare il ricco patrimonio artistico e storico italiano. In questo contesto, la qualifica "impreparati" potrebbe non essere adeguata, poiché la discussione verte principalmente sulla rappresentanza e la competenza specifica nel settore.
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