18 Novembre 2025
Sinner Fonte: Coni, facebook
Ha ragione Adriano Panatta: Jannik Sinner ormai non sembra più un tennista, ma un guerriero Jedi in missione permanente. La sua racchetta? Poco più di un pretesto: nelle sue mani diventa una spada laser, capace di tagliare il tempo di reazione degli avversari, piegare le geometrie del campo e riscrivere le leggi della fisica del tennis moderno.
La verità è che non abbiamo ancora visto tutto. Sinner dà l’impressione di essere entrato solo adesso nella piena consapevolezza dei propri poteri. E allora il paragone fantascientifico finisce quasi per non bastare. Perché se oggi appare un Jedi puro, lucido, disciplinato, cosa succederebbe se un giorno, anche solo per scherzo metaforico, decidesse di abbracciare il lato oscuro della Forza? Immaginare un eventuale “Darth Sinner” non è solo un gioco di fantasia: è il modo più efficace per raccontare quanto l’azzurro sembri avere ancora margini spaventosi di crescita. È già devastante così. Figuriamoci con la spietatezza dei Sith.
La differenza con Carlos Alcaraz, il suo rivale più diretto, è tutta qui. Lo spagnolo è straordinario: talentuoso, potente, creativo, tecnicamente entusiasmante. Un fenomeno naturale, senza dubbio. Ma è pur sempre un essere umano. Sinner no: gioca con un distacco, una pulizia mentale, una continuità e un’autocoscienza del proprio gioco che lo fanno sembrare… altro. Un alieno. Una creatura che ha compreso come dominare lo spazio-tempo della partita, come rendere semplice ciò che per tutti gli altri è estremamente complicato.
Alcaraz ti incanta. Sinner ti ipnotizza. Il primo ti sorprende, il secondo ti annulla. È la differenza tra un talento e un sistema. Tra un campione e un archetipo.
E allora sì: forse Panatta ha intuito prima degli altri la trasformazione in corso. Perché Sinner non si limita a battere gli avversari: li costringe a entrare in un universo nuovo, fatto di velocità inedite, traiettorie mai viste, precisione quasi sovrannaturale. Da Jedi, appunto.
E il bello — o il terrificante, dipende da che lato del campo vi trovate — è che questa è solo la versione 1.0. Il resto deve ancora arrivare.
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