05 Marzo 2025
Cristiano Ronaldo rischia 100 frustate in Iran, per questo l'allenatore Stefano Pioli avrebbe rinunciato alla sua convocazione per la partita di Champions League dell'Al Nassr contro l’Esteghlal, squadra di Teheran.
Il rischio di questa pena nascerebbe da un bacio dato dal calciatore nel 2023 e una fan disabile da cui sarebbe scaturito il reato di adulterio. Ecco tutta la verità sulla vicenda.
Nel settembre 2023 l’Al Nassr fu ospite di un altro club di Teheran, il Persepolis, e migliaia di tifosi presero d’assalto l’hotel della squadra per vedere CR7. In quell'occasione Cristiano Ronaldo fu ripreso mentre dava un abbraccio e un bacio sulla fronte a Fatemeh Hammami Nasrabadi, un'artista disabile che dipinge usando i piedi. Per le leggi in vigore nel Paese, il gesto è considerato un adulterio se non rivolto verso il coniuge ed è punito con una pena fino a 100 frustate.
Visto il rischio per il calciatore, la sua convocazione per il match è saltata. Pioli ha considerato anche l'aspetto mentale con cui avrebbe giocato l'attaccante scegliendo così la strada della prudenza.
In settimana l'Al Nassr aveva scritto all'Esteghlal chiedendo di spostare il match in campo neutro per non fare correre rischi con le autorità iraniane al fuoriclasse portoghese. La risposta era stata negativa anche se dall'Iran c'erano state assicurazioni: "Sono state prese misure per garantire un piacevole soggiorno a Teheran sia all'Al Nassr che a Cristiano Ronaldo". Il portoghese però evidentemente non si è fidato così ha deciso di non partire con la squadra, d'accordo con Pioli che non l'ha inserito nella lista dei convocati pubblicata nella giornata di oggi.
Epilogo finale in una vicenda che ha fatto il giro del mondo. Tanti tifosi dell'Al Nassr non hanno accolto bene questa decisione sottolineando come Cristiano Ronaldo sarebbe potuto recarsi in Iran per questa partita valida per la Champions asiatica.
L'ambasciata iraniana a Roma ha però smentito la notizia delle frustate: "La notizia sul rischio di un'esecuzione di 100 frustate per Cristiano Ronaldo" in Iran è "del tutto costruita". La stessa ambasciata ha spiegato di aver accertato "presso le autorità giudiziarie" della Repubblica Islamica che "non è stata emessa alcuna sentenza" contro il campione portoghese e pertanto "smentisce categoricamente" che Cr7 non avrebbe preso parte al match contro l'Esteghlal per una presunta condanna.
In una nota che ha l'obiettivo di "fare luce" su "alcune notizie non in linea con i principi etici e professionali diffuse dai media italiani" riguardo l'assenza di Ronaldo, l'ambasciata sottolinea che la decisione di non utilizzare il giocatore in Iran è stata presa dai dirigenti della squadra saudita sulla base di "considerazioni mediche che hanno ragion d'essere nel lieve infortunio" che l'asso portoghese avrebbe riportato e prevenirne l'aggravamento.
"Certamente la diffusione di una notizia infondata poteva essere evitata accertando le reali circostanze con i responsabili della squadra", prosegue l'ambasciata, che invita i media ad "evitare la pubblicazione di notizie false, prive di basi reali e fondatezza, nonché ad astenersi dal sacrificare i principi di onestà e verità al mero fine di attirare lettori".
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