06 Agosto 2024
A sinistra l'allenatore americano di atletica leggera Rana Reider, specializzato nell'allenamento di sprint, salto in lungo e salto triplo. A sinistra i velocisti allenati da Reider De Grasse e Jacobs
Rana Reider, l’allenatore americano dei velocisti Marcell Jacobs e Andre De Grasse, è stato espulso dalle Olimpiadi di Parigi 2024, ieri lunedì 5 agosto. Il coach non avrà più l’accesso alle aree adibite a luoghi di allenamento, garantito dal pass di tipo "P" precedentemente assegnatogli dal Comitato Olimpico Nazionale canadese all’inizio di questa edizione dei Giochi e ora revocato. Secondo il quotidiano britannico Times, il suo accesso ai Giochi è stato ritirato dal comitato canadese dopo che tre donne hanno mosso causa contro di lui presso un tribunale della contea di Broward, in Florida.
Reider era presente a questa edizione 2024 delle Olimpiadi di Parigi in qualità di allenatore del velocista, campione olimpionico dei 200 metri Andre De Grasse, di Toronto. Già inibito per un anno dai campi di gara dalla federazione americana per "comportamenti inappropriati verso una giovane atleta" - provvedimento scaduto lo scorso maggio - e tutt'ora "in prova" per evitare recidive, Reider sarebbe stato denunciato da tre donne americane per molestie sessuali, verbali ed emotive alla Corte di Broward, in Florida. Non è la prima volta per Reider, infatti: l’allenatore era stato privato del proprio accredito ai Mondiali di atletica 2022 e 2023. Sempre nel 2022 era stato anche ammonito dalla polizia dopo aver ottenuto l’accesso non autorizzato all’area di riscaldamento degli atleti prima della finale mondiale dei 100 metri. Le accuse di cattiva condotta sessuale risalgono al novembre 2021 per una presunta relazione con un’atleta britannica di 26 anni più giovane di lui, per la quale ha scontato 12 mesi di libertà vigilata. L’avvocato del coach, Ryan Stevens, parla di "sanzione iniqua" e accusa una delle tre denuncianti di cercare visibilità e denaro. Bisogna sottolineare però che Reider era accreditato dal Comitato olimpico nazionale canadese come allenatore personale, dunque non nello staff ufficiale della delegazione del Canada. Ma ora, come richiesto da World Athletics (la Federazione mondiale dell'atletica), probabilmente dietro sollecitazione del Comitato Internazionale Olimpico (Cio), è stato lo stesso Comitato canadese a ritirargli l'accredito. Reider non potrà quindi più accedere negli impianti dove si svolgono gli allenamenti.
Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che sia il Cio che i canadesi siano stati avvisati delle vicende giudiziarie di Reider dalla federazione di atletica nazionale statunitense, la USA Track & Field (con sede a Indianapolis), durante l’ultimo weekend. I dirigenti olimpici canadesi hanno così fatto marcia indietro e informato l’allenatore della sua espulsione immediata. Nessun coinvolgimento dunque della Federazione italiana atletica leggera, in quanto Reider era stato accreditato dal Canada. l'avvocato di Reider, Ryan Stevens, ieri aveva commentato la vicenda in una dichiarazione rilasciata al quotidiano inglese The Guardian, riferendo che Reider era stato "ingiustamente privato delle sue credenziali di allenatore olimpico, sulla base di affermazioni vecchie di anni in una causa intentata da ex atleti in cerca di guadagno finanziario". "È un brutto giorno per le Olimpiadi quando la paura di una cattiva pubblicità da parte di un organo di governo ha la priorità sugli atleti", aveva aggiunto ancora Stevens. Il legale ha confermato poi che "l'allenatore Reider non ha sanzioni pendenti contro di lui da parte di alcun organo di governo" e che "quelli che vengono feriti in tutto questo sono gli atleti improvvisamente costretti a competere senza l'allenatore scelto, incluso uno dei migliori velocisti del Canada", ha concluso Stevens.
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