20 Febbraio 2024
Fonte foto: Andy Brehme IG
Il mondo del calcio piange la morte di Andy Brehme, ex giocatore tra le altre di Inter e Bayern Monaco e campione del mondo con la Germania ai mondiali di Italia 90. Il tedesco se n'è andato all'improvviso all'età di 63 anni questa mattina a causa di un arresto cardiaco accusato nella notte. Brehme era stato ricoverato al pronto soccorso della clinica in Ziemssenstrasse vicino al suo appartamento, ma ogni aiuto è arrivato troppo tardi. Lascia la compagna Susanne Schaefer e due figli adulti avuti dal precedente matrimonio con Pilar.
Una notizia che ha lasciato tutti i tifosi e gli appassionati del calcio sotto shock e arrivata a poche ore dall'importante sfida di Champions League tra la "sua" Inter e l'Atletico Madrid. Andreas "Andy" Brehme è morto all'improvviso all'età di 63 anni in seguito ad un arresto cardiaco accusato nella notte tra lunedì 19 e martedì 20 febbraio. "Con profonda tristezza che annuncio a nome della famiglia che il mio partner Andreas Brehme è morto improvvisamente e inaspettatamente durante la notte a seguito di un arresto cardiaco", ha fatto sapere la compagna Susanne Schaefer dell'ex terzino sinistro. "Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile e di astenervi dal fare domande". Quando si è diffuso il messaggio della compagna, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
Andy Brehme ha avuto per anni un forte rapporto con l'Italia. Dal suo arrivo nel 1988 all'Inter di Trapattoni, con il quale vince lo scudetto dei record, e passando per i mondiali del 1990, quando con la Germania alza verso il cielo di Roma la Coppa del Mondo. Per tutti gli addetti ai lavori è stato uno dei giocatori più forti al mondo della sua generazione. L'esordio da professionista arriva nel Barmbek-Uhlenhorst e nel Saarbrückenper poi giocare cinque stagioni nel Kaiserslautern e per due nel Bayern Monaco. Qui vince il titolo (1986-1987) e una Supercoppa di Germania (1987). Poi gli anni in neroazzurro e quel tricolore che ancora adesso profuma di leggenda.
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