Addio ad Anthony Gobert, morto per "turbo cancro" a 48 anni l’ex pilota motociclistico. La mamma: "Ho il cuore spezzato"

Una malattia allo stadio terminale, difatti le cure che gli stavano somministrando erano solo un palliativo

Anthony Gobert è morto. Il 48enne ex pilota motociclistico australiano non ce l'ha fatta. È deceduto per un "turbo cancro" dopo qualche giorno di ricovero. Qualche giorno fa la notizia della malattia improvvisa, rilasciata dai fratelli Aaron e Alex: "Con tristezza annunciamo che Anthony è attualmente ricoverato in ospedale per cure palliative ed è nelle fasi finali della sua vita in seguito a una breve malattia. Forniremo tutti gli aggiornamenti disponibili a tempo debito".

Addio ad Anthony Gobert, morto per "turbo cancro" l’ex pilota motociclistico

Anthony Gobert è morto. Se n'è andato a 48 anni per un "turbo cancro" l'ex talento sulle due ruote, spesso sprecato per gli eccessi fuori dalla pista. Dei picchi improvvisi di notorietà e poi la discesa. A 19 anni l'exploit sulla pista di Phillip Island, quando conquistò pole position, terzo posto e vittoria in gara-2 nell'ultimo atto del Mondiale di Superbike. Nei due anni successivi alla guida di una Kawasaki raccolse cinque vittorie e si piazzò al quarto posto nel 1995.

Una malattia allo stadio terminale, difatti le cure che gli stavano somministrando erano solo un palliativo. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il turbo cancro e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.

Anthony Gobert è morto: il ricordo della mamma

Così la mamma: "Ho il cuore spezzato mentre scrivo queste parole – le parole della madre condivise in un post su Facebook -. Anthony, il mio bellissimo figlio primogenito, è morto oggi. L'ho amato dal giorno in cui è nato e lo amerò fino a quando non morirò. A volte era molto difficile rapportarsi a lui, ma ha sempre avuto un cuore gentile e si prendeva cura di tutti. Purtroppo è stato vittima della dipendenza, che è una malattia molto diffusa nelle nostre famiglie. Ha provato molte volte a stare meglio ma non ci è riuscito del tutto. Sono così orgogliosa di lui e ringrazio tutte le persone che gli sono state accanto".