13 Settembre 2022
Talvolta il mondo dello sport sorprende per le imprese che è in grado di regalare al pubblico. In questo caso parliamo di una nobile e antica disciplina, il tennis, che da poche ore presenta un nuovo re assoluto. Si chiama Carlos Alcaraz, spagnolo di 19 anni, ha trionfato all’Us Open ed è diventato così il più giovane numero 1 Atp, battendo il record che apparteneva all’australiano Leyton Hewitt, quando nel 2011 vinse all’età di 20 anni e 9 mesi. Un predestinato, una stella che brilla di luce propria e ha già sorpassato l’orizzonte dove stavano seduti i protagonisti di questo ultimo ventennio: Federer, Djokovic, Nadal. Mai si era visto nulla del genere. È una storia che prende il volo dalla vittoria di Flushing Meadow, primo successo nel Grande Slam. Ci troviamo di fronte a un prodigio, un autentico fuoriclasse, un atleta nato per giocare con la racchetta in mano, vera forza della natura. Ha movenze feline, pratica un tennis sfrontato, eppure saggio con ottimi fondamentali: di rara eleganza il rovescio a due mani, bravo quando deve difendere. La sua ascesa è stata decisamente rapida, quasi irruenta nelle modalità, visto che è successo tutto in fretta. Nel 2020 era numero 406 del mondo, un anno fa Alcaraz era salito al 38esimo posto, ora guarda tutti dall'alto in basso. La sensazione oggi è che sarà difficile spodestarlo dal trono che si è guadagnato, durante una indimenticabile notte, pronta a consacrarlo al vertice planetario. Sarebbe bello, però, vedere nel prossimo futuro un atleta italiano contendergli lo scettro …
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