04 Settembre 2022
Cesare Pompilio (Facebook: Milano da scoprire)
È morto Cesare Pompilio, il popolare tifoso della Juventus e opinionista tv per la maggior parte a Telelombardia. Apprezzato e amato in modo trasversale, soprattutto da chi seguiva la rete tv, l'uomo aveva 73 anni. La notizia è arrivata proprio dal direttore della rete lombarda Fabio Ravezzani, che su twitter ha scritto: "Ho una terribile notizia da darvi. Purtroppo è morto il mio e nostro caro amico Cesare Pompilio. Solo chi ha avuto la fortuna di frequentarlo dentro e fuori dagli studi televisivi sa che straordinaria persona fosse. Dire che ci mancherà non rende l’idea del vuoto che proviamo". Non ci sono notizie precise ancora sul malore che lo ha portato alla scomparsa ma qualche anno fa si è sottoposto ad un delicato intervento.
Un volto simpatico e viscerale nel suo tifo verso la società bianconera, che negli anni si è sempre fatto apprezzare da tutti. A tal proposito sempre su twitter arriva il cordoglio dell'amico Luciano Moggi, ex dirigente della società bianconera: "Caro Cesare, oggi ci hai lasciato, ma il tuo ricordo e tutto quello che abbiamo vissuto insieme non potrà mai essere cancellato. La tua amicizia, il tuo sostegno costante anche nei momenti difficili saranno sempre con me. Riposa in pace amico mio".
Dalla trasmissione televisiva su cui Pompilio era solito partecipare (QSVS - Qui studio voi stadio), arriva il seguente messaggio: "Cesare Pompilio ci ha lasciati. Un amico, che ha condiviso con voi - e con noi - un lungo cammino, portando allegria e spensieratezza nelle case dei telespettatori. Tutti noi di QSVS e del gruppo Mediapason ci uniamo al dolore dei suoi cari e di chi gli ha voluto bene". Così come trasversali sono i messaggi di cordoglio sui social.
Il giornalista Giulio Mola scrive: "Ci sono notizie che non vorresti mai dare... soprattutto se riguardano amici con cui hai condiviso ore e ore di trasmissioni Ci ha lasciati Cesare Pompilio. Con lui abbiamo discusso e scherzato, soprattutto ci ha fatto divertire tanto...ciao Cesare, da oggi siamo tutti più soli".
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