Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Lega di Serie A, l'ex ministro Maroni è il candidato ideale per la presidenza

Si è dimesso il presidente della Lega di Serie A Dal Pino. Tra i nomi papabili per la prossima presidenza spicca quello di Roberto Maroni, vicino a Salvini e Giorgetti

07 Febbraio 2022

Lega di Serie A,  l'ex ministro Maroni è il candidato ideale per la presidenza

Fonte: LaPresse

Paolo Dal Pino, il presidente della Lega di Serie A, si è dimesso all'inizio di febbraio e tra i papabili nomi per la presidenza spicca quello dell'ex ministro Maroni. Dopo aver guidato il club per due anni, Dal Pino ha deciso di abbandonare il suo ruolo per ragioni personali. Infatti, il presidente della Lega di Serie A si trasferirà negli Stati Uniti con la sua famiglia.

Lega di Serie A, l'ex ministro Maroni è il candidato ideale

Con le dimissioni di Paolo Dal Pino, è corsa alla sostituzione. Secondo Repubblica, ci sarebbe già un candidato perfetto per prendere il suo posto: si tratta di Roberto Maroni, l'ex ministro dell'Interno dei governi Berlusconi e presidente di Regione Lombardia. Maroni, infatti, gode di alcuni sponsor d'eccezione che lo rendono ideale per ricoprire il ruolo di presidente della Lega di Serie A. Tra gli sponsor, Paolo Scaroni, presidente del Milan, ma anche l'Inter di Beppe Marotta, con lui l'ex ministro stringe un'amicizia fin dai tempi del liceo. Maroni è stato già chiamato dal ministero dell’Interno a guidare la consulta sul caporalato.

Maroni, però, non rispecchia il candidato ideale di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ha in mente un nome ben preciso, quello del direttore generale della Siae Gaetano Blandini. Tra gli aspiranti Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta, che in questo momento, però, è incompatibile per Statuto.

É in programma per oggi la prima riunione per decidere chi sostituirà Dal Pino e già si percepisce un clima di consenso nei confronti dell'ex ministro Maroni, anche per via della sua vicinanza a Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, utili alla società per chiedere al governo ristori più ampi rispetto al rinvio del pagamento Irpef, tra cui aumentare la capienza degli stadi almeno al 75% e via il divieto di sponsorizzazione da parte delle società di scommesse. Ricordiamo che per l’elezione il presidente ha bisogno di 14 voti su 20 nelle prime due votazioni, e della maggioranza assoluta a partire dalla terza.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x