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Europei 2021, a Eriksen verrà impiantato un defibrillatore. Carriera a rischio

Al calciatore danese dell'Inter, che nella prima gara degli Europei contro la Finlandia ha subito un arresto cardiaco, verrà impiantato un defibrillatore sotto pelle. Il suo ritorno in campo si complica

17 Giugno 2021

Christian Eriksen

Fonte: twitter

La carriera di Christian Eriksen, campione della Danimarca e dell'Inter, rischia di essere compromessa. E' il timore che continua ad alimentarsi dopo le ultime novità sulle sue condizioni di salute. A Eriksen, infatti, sarà impiantato nel corpo di Christian Eriksen un ICD (defibrillatore automatico impiantabile), un dispositivo sottocutaneo necessario per chi subisce un attacco e soffre di disturbi del ritmo cardiaco.

Europei 2021, Eriksen: defibrillatore sotto pelle

La notizia è stata annunciata dalla federcalcio danese, a qualche giorno di distanza da quando il giocatore dell'Inter ha avuto un attacco durante una partita di euro 2020, Danimarca-Finlandia. Eriksen si trova attualmente in ospedale dove è stato sottoposto a diversi esami per individuare il problema che ha causato il malore e avrebbe accettato la soluzione del defibrillatore.

Eriksen dice sì al defibrillatore dopo l'attacco cardiaco di Danimarca-Finlandia

Questa misura è necessaria visto che il suo infarto è stato causato da disturbi del battito cardiaco. Christian ha accettato la soluzione, che è stata confermata anche da specialisti di fama nazionale e internazionale. "Incoraggiamo tutti voi a lasciare Eriksen e la sua famiglia in pace, garantendo loro al contempo anche la giusta privacy", si legge nella nota della federcalcio danese.

La carriera di Eriksen rischia di essere compromessa

Il timore è quello che non potrà tornare a giocare a calcio. "Eriksen? La sua carriera potrebbe essere compromessa". A dirlo e' Enrico Castellacci, medico della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, intervenuto nella trasmissione 'Azzurro Italia' su Cusano Italia Tv. "Queste situazioni purtroppo possono accadere perché alcuni tipi di patologie non sono rilevabili con i test d'idoneità che normalmente si fanno", prosegue il medico che sottolinea come questo tipo di test in Italia siano "all'avanguardia".

Secondo Castellacci il ritorno all'attività agonistica, per il centrocampista danese, è qualcosa di molto complicato da prevedere ma, ad oggi, improbabile. "Dobbiamo essere onesti, dobbiamo dire che la sua carriera potrebbe essere compromessa. Se è una patologia che per i protocolli può permettere di riprendere a giocare ben venga, sarei veramente felice, qualora ciò non dovesse succedere la riflessione che dobbiamo fare è che in pochi minuti è passato dalla morte alla vita e questo ci deve far comunque sorridere". 

Defibrillatore sotto pelle: c'è anche chi è tornato a giocare a calcio

A far sperare Eriksen ci sono alcune storie di giocatori che ce l'hanno fatta. E' il caso di Danny Blind, difensore dell'Olanda che ha anch'egli un defibrillatore impiantato sotto pelle ma per un altro problema, la miocardite. E poi c'è Daniel Engelbrecht. Il 20 luglio del 2013, l'allora 23enne centrocampista degli Stuttgarter Kickers (terza divisione tedesca) crollò in campo nella sfida con l'Erfurt. Anch'egli aveva la miocardite ma dopo l'impianto del defibrillatore tornò a giocare. La speranza dei tifosi danesi e interisti è che anche Eriksen possa fare lo stesso.

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