Amanda Lear contro Damiano dei Maneskin: "Mi voleva a Sanremo per un duetto, ho chiesto soldi e si è offeso, chi sono quei ragazzi truccati, boh"

Amanda può permettersi di dire di no ai "tronisti che si offrono via Instagram di posare nudi per lei, ormai i nudi li dipingo a memoria. E vi assicuro, ho buona memoria" e anche a Damiano David dei Maneskin

Amanda Lear ha confessato un retroscena che riguarda Damiano David dei Maneskin: "Mi voleva a Sanremo per un duetto, ho chiesto soldi e si è offeso, chi sono quei ragazzi truccati, boh". L'artista ha rivelato di aver rifiutato la porposta in occasione della presentazione di "The Eye of Amanda Lear", cinquanta opere su tela e carta in mostra alla Galleria Spazio Guido Tommasi di Milano fino a domenica 8 giugno 2025.

Amanda Lear contro Damiano dei Maneskin: "Mi voleva a Sanremo per un duetto, ho chiesto soldi e si è offeso"

Amanda Lear ha raccontato di aver detto di no a diversi artisti. No ai "tronisti che si offrono via Instagram di posare nudi per lei, ormai i nudi li dipingo a memoria. E vi assicuro, ho buona memoria" e anche a Damiano David dei Maneskin. "Mi voleva a Sanremo per un duetto. Ho chiesto dei soldi e loro si sono offesi. Non li conoscevo, ho detto no. Chi sono questi ragazzi tutti truccati, boh…", ha rivelato al settimanale F. A proposito di soldi, lei stessa ha confessato che la musica le ha permesso di fare una bella vita. In autunno uscirà il nuovo album, il 23esimo della sua carriera, e la copertina sarà proprio uno dei suoi quadri: "Anche il disco più brutto, Tomorrow, scritto in cinque minuti, ha avuto un suo senso, mi ha pagato la casa…- ammette Amanda - . Le cose vengono da me senza che io faccia niente. Mi cercano, è sempre stato così. Qualcuno lassù decide tutto".

Amanda ha poi rivelato che il termine musa non le piace "e nemmeno icona: l’icona sta al cimitero. Adesso sono un po’ ingrassata, ho le rughe, qualcuna, mi manca il fiato sulle scale: c’est la vie. Ma non mi drogo e non bevo. Non ho bisogno dello psicoanalista".

"La pittura è stato il mio primo grande amore - ha confessa ancora al settimanale -. Ho studiato all’Accademia di Belle Arti e non potevo immaginare che a una sfilata Paco Rabanne mi avrebbe presentato Salvador Dalí. Lo ritenevo antipatico, preferivo Picasso, De Chirico, Magritte. Non eravamo d’accordo. Lui diceva che Rembrandt era un orrore, Chagall faceva schifo, Cézanne non sapeva dipingere, Magritte era “un piccolo artigiano belga” e De Chirico dipingeva sempre le stesse cose. Invece poi è nata una grande storia. Sono stata con lui per sedici anni".

L'artista ha anche ricordato gli uomini che hanno attraversato la sua vita, molti famosissimi (Dalì e David Bowie), altri molto più giovani (Manuel Casella), ma oggi, a 85 anni, rivela di stare bene da sola nella sua grande casa con i gatti e le tele per dipingere a portata di mano. "Mi hanno cercata Berlusconi, Bolognini, quando ho girato lo spot per la San Pellegrino, ricordate il Nano Ghiacciato? Ho cenato con Antonioni, conosciuto Andy Warhol e ieri ho richiamato Jeff Koons. Mi chiedono perché non sono andata al Festival di Cannes a farmi un giro sul red carpet, ma scherziamo? Tra tutte quelle povere disgraziate mezze nude, influencer con il vestito prestato? Per un po’ ho dovuto mettermi in mostra anch’io, con i vestiti trasparenti, ma non serve a niente. Ah, se l’avessi saputo trent’anni fa! Forse è la vecchiaia".