Assassinio sull'Orient Express, la storia vera dietro il film

Il film Assassinio sull'Orient Express è tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie: la storia vera dietro alla finzione

Il film intitolato Assassinio sull'Orient Express, campioni di incassi nel 2017, è ispirato all'omonimo romanzo di Agatha Christie e non è stato tratto da una storia vera. O almeno non completamente. Ma andiamo con ordine. Partiamo da un fatto molto curioso. La famosa tratta ferroviaria, circa un anno dopo la pubblicazione del libro della regina dei gialli, è stata effettivamente al centro di un tremendo omicidio, quello della stilista romena di Maria Farcasanu.

Assassinio sull'Orient Express storia vera

Le vicende narrate nel film Assassinio sull'Orient Express, in onda in prima serata su Rai 1 mercoledì 23 marzo 2022, sono totalmente inventate e frutto della fervida fantasia di Agatha Christie. Il famoso investigatore belga Hercule Poirot non è mai esistito, come non sono mai esistiti gli altri personaggi di film e libro, a cominciare dalla vittima Samuel Edward Ratchett, o meglio John Cassetti, trafficante d'arte e a sua volta spietato assassino. 

Tuttavia, come già accennato, nella storia dell'iconico Orient Express esiste un caso di omicidio che, oggi, avrebbe fatto invidia ai film e ai romanzi gialli di maggiore successo. Era il lontano 1935, casualmente l'anno dopo l'uscita del romanzo di Agatha Christie. Sul treno viene assassinata a stilista rumena Maria Farcasanu, il cui corpo verrà rinvenuto sui binari vicino a Admont, nell'Austria centrale. Appunto, lo stesso tragitto dell'Orient Express. La sua morte, legata dal mistero, affascinò tutto il Vecchio Continente, catturando la fantasia di molti. La polizia scoprì che la stilista era caduta dal treno. Prima si pensò a un suicidio, poi vennero ritrovati, qualche chilometro più avanti rispetto al cadavere, i suoi effetti personali. Venne ritrovata la sua borsetta, con dentro i suoi documenti, e le sue scarpe. Gli investigatori non poterono quindi fare a meno di pensare che si sia trattato di un assassinio.

Maria Farcasanu aveva addosso circa 850 dollari e, come aveva detto il marito, indossava una stola di pelliccia di volpe argentata. Un capo molto costoso che, però, non fu rinvenuto sulla scena del crimine. A risolvere il caso ci pensò un detective svizzero, chiamato Karl Nievergelt, quando vide una stola di volpe argentata addosso a una proprietaria di una pensione, tale Johanna Wunderlich. La donna riferì che gliela aveva regalata un ragazzo di 23 anni ungherese, Karl Strasser. Quest'ultimo, messo alle strette dalle Forze dell'Ordine, ha confessato di aver derubato Maria Farcasanu che, durante la collutazione, sarebbe caduta dal treno in corsa. Strasser prima venne condannato a morte ma poi la pena venne convertita a ergastolo.

La storia vera dell'ispirazione dell'Assassinio sull'Orient Express

Ma non è finita, c'è un'altra storia ver, una storia che ispirò parte della trama del libro, diventato poi film, Assassinio sull'Orient Express. Nella storia di Agatha Christie, infatti, si fa riferimento all'omicidio, per mano di Cassetti, di una bambina: la piccola, Daisy Armstrong. Tale vicenda non è infatti totalmente inventata, dato che trae ispirazione a un caso di cronaca di soltanto due anni prima dell'uscita del libro: il rapimento Lindbergh.

Nel 1932, infatti, il figlio piccolo del celebre aviatore Charles Lindbergh, venne rapito e poi ucciso. A nulla servì ai genitori pagare il riscatto, di ben 50 mila dollari. Il caso ebbe un enorme impatto mediatico, anche per l'epoca e la stessa Agatha Christie ne fu colpita. Sullo stesso sito ufficiale della scrittrice è confermato che Assassinio sull’Orient Express è ispirato in parte a questa storia.