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Talosa, eccellenza del Vino Nobile di Montepulciano, presenta gli sviluppi del progetto "Pieve del Nobile": una svolta nella valorizzazione dei vigneti storici locali

Il progetto “Pieve del Nobile” di Talosa, storica azienda vitivinicola di Montepulciano, ha l’obiettivo di riscoprire e valorizzare terreni a lungo trascurati con l’obiettivo della sostenibilità ambientale

17 Febbraio 2025

Edoardo Mottini, Cristian Pepi, Michele Merola

Edoardo Mottini, Cristian Pepi, Michele Merola

Talosa, situata nel cuore del territorio di Montepulciano, è un’azienda di Angelo Jacorossi e della sua famiglia dal 1972. Tra le prime aziende di Montepulciano ad aver intrapreso il percorso della qualità che ha portato il Vino Nobile di Montepulciano ai vertici dell’enologia toscana e quindi italiana, la cantina è cresciuta molto e oggi è un’azienda che produce vini d’eccellenza. Le viti di Talosa si estendono lungo 33 ettari di vigneto, in una tra le più suggestive e scenografiche zone del Cru di Montepulciano: località Pietrose, ad una altitudine di 330-400 metri sul livello del mare, con esposizione sud-ovest.  La più antica cantina di affinamento di Talosa è situata nel centro storico di Montepulciano, nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, costruiti nei primi decenni del ‘500 di fronte al Duomo di Montepulciano. L’ingresso nella Cantina Storica di Talosa riporta i visitatori indietro nel tempo, al Rinascimento italiano, nel XVI secolo. Le gallerie, interamente costruite a mattoni, si alternano in susseguirsi di volte e nicchie dove trovano posto le botti. Questo progetto, avviato con l'obiettivo di riscoprire e valorizzare terreni a lungo trascurati, ha messo in luce l'importanza di un approccio che integra tradizione e modernità in campo enologico. “Il Pieve del Nobile – spiega Edoardo Mottini Jacorossi, CEO di Talosa - si concentra sul recupero di vigneti antichi e di pregio, reintroducendo tecniche colturali tradizionali arricchite dalle moderne conoscenze enologiche. Il progetto promuove una viticoltura sostenibile e di alta qualità, intrinsecamente legata alle caratteristiche uniche del terroir di Montepulciano, con l'obiettivo di produrre vini che siano l'espressione più pura e autentica di queste terre particolari”. Un aspetto fondamentale del progetto è la conservazione della biodiversità: "Pieve del Nobile – continua Jacorossi - si impegna infatti nella tutela delle varietà di vite storiche e nell'adozione di pratiche agricole che favoriscono la sostenibilità ambientale.

Questo equilibrio tra innovazione e eredità storica si traduce in vini che riflettono in modo più marcato le peculiarità del suolo e del clima locale, accentuando la finezza e la complessità del Vino Nobile di Montepulciano.” Il progetto vede la partecipazione di una serie di produttori locali, enologi di fama, esperti agronomi e istituzioni locali, tutti uniti dall'obiettivo comune di rilanciare e promuovere un'agricoltura che sia rispettosa dell'ambiente e delle tradizioni locali. "Pieve del Nobile" è così diventato un esempio virtuoso di come la viticoltura possa evolvere in modo sostenibile, preservando al contempo il patrimonio storico e culturale del territorio di Montepulciano, contribuendo significativamente al prestigio del Vino Nobile su scala internazionale. Parallelamente alla valorizzazione del patrimonio enologico e della sua qualità, Michele Merola, enologo di Talosa, offre una panoramica delle sfide e delle aspettative per la vendemmia 2024 ormai alle porte.  Merola spiega come la tenacia e l'innovazione abbiano giocato un ruolo cruciale: "Nonostante le condizioni difficili, l'attenzione costante e l'uso di trattamenti preventivi ci hanno permesso di mantenere sotto controllo patologie come l'oidio. Abbiamo adottato tecniche agricole reattive e di precisione per ottimizzare la fisiologia delle piante, garantendo un'irrigazione bilanciata e proteggendo i grappoli dai raggi diretti del sole. Tutto questo ci fa pensare che la qualità sarà alta mentre rispetto allo scorso anno la produzione è rientrata nella norma per cui crediamo di tornare ai livelli della precedente vendemmia”. Merola continua collegando direttamente il progetto alle attuali condizioni di crescita: "L’approccio agronomico che stiamo portando avanti si allinea perfettamente con gli obiettivi di 'Pieve del Nobile'. La resilienza delle nostre pratiche agricole e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici sono essenziali per il successo del progetto e per garantire che ogni annata rifletta la qualità e la complessità che ci si aspetta dal Vino Nobile di Montepulciano." Questo impegno incessante verso l'eccellenza e la sostenibilità riflette l'aspirazione di Talosa di andare oltre la mera produzione di vini pregiati, abbracciando una visione più ampia che include la tutela e la valorizzazione dell'eredità culturale ed enologica di Montepulciano. Con ogni annata, Talosa rinnova il suo impegno a preservare l'autenticità e il prestigio del territorio, consolidando la sua posizione come icona di qualità e innovazione nel panorama vitivinicolo internazionale.

 

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