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Ruffino presenta il quinto bilancio di sostenibilità del gruppo, certificato e rendicontato attraverso le linee guida internazionalmente riconosciute del Global Reporting Initiative

L’ambizioso percorso di Ruffino verso una sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Era il 2018 quando l’azienda sviluppò la piattaforma di comunicazione Ruffino Cares, un progetto che si è evoluto negli anni fino a incubare, sviluppare e raccontare oggi tutte le azioni del Gruppo in ambito ESG

08 Novembre 2023

Ruffino

Ruffino

L’Azienda Ruffino nasce nel 1877 dall’intuizione di due cugini, Ilario e Leopoldo Ruffino, che trovarono a Pontassieve il luogo ideale fondare quello che è, ancora oggi, il cuore pulsante dell’azienda e del Chianti. Il nome originario al momento della fondazione era, non a caso, Chianti I.L. Ruffino: un binomio di italianità noto in tutto il mondo, un vino di qualità per la tavola di tutti. Durante i quasi 150 anni di storia le tenute e gli spazi produttivi di Ruffino si sono ampliati, riqualificati e dotati di tecnologie all’avanguardia, senza mai dimenticare la tradizione e il legame con il territorio di origine. Oggi, sono ben 240 le persone che contribuiscono alla crescita di Ruffino, con il loro impegno quotidiano nelle 9 tenute del Gruppo. L’azienda produce e commercializza circa 28 milioni di bottiglie sviluppate su 37 etichette, la maggior parte delle quali legate alle denominazioni storiche della Toscana tra cui il Chianti, Chianti Classico e il Brunello di Montalcino, alle quali si affianca la produzione di Prosecco e Pinot Grigio in Veneto. Le aree vitivinicole produttive contano oltre 585 ettari di vigneto, suddivisi in 9 tenute: sette in Toscana – Poggio Casciano, Montemasso, Santedame, Gretole, La Solatia, Greppone Mazzi e ora anche a Castagneto Carducci - e due in Veneto: Cà del Duca e La Duchessa. Dal 2011 l’azienda è parte di Constellation Brands (nel seguito “CBI” o “Gruppo CBI”), realtà americana leader di mercato nel settore beer, wine & spirits. L’acquisizione ha rafforzato la vocazione ai mercati internazionali di Ruffino, mantenendo intatto il radicamento al territorio che la caratterizza nel profondo. Poggio Casciano, tenuta nel Comune di Bagno a Ripoli, si trova sulle colline toscane a pochi chilometri da Firenze. In questi terreni, dopo una indagine scientifica sui suoli e sul microclima, sono stati reimpiantati nuovi vigneti di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Colorino, con l’intento di ottenere una qualità delle uve sempre migliore e resiliente. Poggio Casciano è anche casa di tutte le attività di ospitalità agrituristica di Tenute Ruffino Società Agricola: è qui che si trovano il Ristorante “Tre Rane Ruffino”, l’Enoteca Ruffino, Casa Ruffino ed è il luogo in cui i clienti vengono accompagnati in visite guidate alle cantine e attraverso le degustazioni dei vini di Tenuta. Ed è proprio qui che Ruffino ha deciso di presentare il il quinto bilancio di sostenibilità del gruppo, certificato e rendicontato attraverso le linee guida internazionalmente riconosciute del Global Reporting Initiative. “Se fino ad oggi essere sostenibili voleva dire essenzialmente operare in modo da poter ridurre e finanche annullare il proprio impatto negativo sociale e sull’ambiente, adesso invece siamo chiamati ad anticipare gli eventi. Ad avere un impatto positivo e a un approccio a tutto tondo sul significato di sostenibilità.” Questo l’incipit di Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato Ruffino che presenta oggi nella Tenuta Ruffino Poggio Casciano il quinto bilancio di sostenibilità del gruppo, certificato e rendicontato attraverso le linee guida internazionalmente riconosciute del Global Reporting Initiative. Un percorso certamente non facile quello della storica azienda toscana ma che non nasce ora: era infatti il 2018 quando l’azienda sviluppò la piattaforma di comunicazione Ruffino Cares, un progetto che si è evoluto negli anni fino a incubare, sviluppare e raccontare oggi tutte le azioni del Gruppo in ambito ESG. Considerevoli le certificazioni già conseguite in ambito ambientale: la SNQPI e Biodiversity Friend per il 100% dei vigneti di proprietà, ormai prossima anche quella biologica di tutte le tenute, oltre 500 ettari di vigneto, che sarà totalmente conseguita dalla vendemmia 2024. Importanti i progetti per dare valore all’acqua con un risparmio del 50% dei volumi di acqua utilizzati grazie all’irrigazione di precisione rispetto a quella tradizionale, la creazione di 3 nuovi bacini artificiali (e 3 in fase di costruzione) per il collettamento di acqua piovana con cui alimentare i sistemi di irrigazione: obiettivo aziendale è quello di soddisfare il fabbisogno di circa il 60% dei propri vigneti toscani entro il 2025. In ambito produttivo la sostenibilità passa anche dal confezionamento: Ruffino dichiara la totalità del packaging completamente riciclabile, un risparmio di 300 tonnellate di vetro utilizzato rispetto all’anno precedente grazie a un progetto di riduzione del peso delle bottiglie e l’obiettivo di lavorare con carta e cartone interamente certificato FSC entro il 2025. Una chiosa speciale sulla partecipazione di Ruffino al programma Wine in Moderation (WIM), associazione con sede a Bruxelles volta alla educazione al consumo responsabile di vino, che proprio in questa settimana celebra internazionalmente le giornate WIM. “Ruffino è Ambassador Company di WIM dal 2019 e crede fermamente nei valori portati avanti” prosegue Sandro Sartor “tanto che abbiamo organizzato in questi giorni degli incontri formativi nelle scuole fiorentine e dei comuni di Bagno a Ripoli e Pontassieve condotte da una nutrizionista e un relatore di WIM per educare e rendere consapevoli i ragazzi che si approcciano al mondo del vino.” Il programma della settimana prevede anche una campagna di comunicazione il cui culmine sarà a Palazzo Vecchio, con una conferenza stampa insieme al sindaco della città di Firenze, Dario Nardella. La cogente questione del gender gap. Ruffino è fra le prima aziende vitivinicole italiane a ottenere la certificazione PDR 125/22 relativa alla parità di genere, grazie al rispetto di più parametri, tra i quali la presenza quasi uguale fra uomini e donne, pari retribuzione per stessa posizione e presenza di donne nel leadership team aziendale.

 LE TENUTE RUFFINO IN TOSCANA

 Nel FY23 l’attività di accoglienza è divenuta sempre più importante, per ospitare in modo adeguato, raffinato ed elegante i visitatori e far loro percepire la qualità ed unicità dei vini di Ruffino. Castello di Montemasso, la prima tenuta toscana di Tenute Ruffino S.r.l., con una storia ormai secolare, è collocata all’interno del territorio del Chianti Classico nel Comune di Greve in Chianti ad elevata altitudine. Il Sangiovese è il vitigno da sempre coltivato in questa tenuta, ma tecniche agronomiche adeguate hanno permesso - l’impianto e sviluppo di vitigni quali il Merlot ma soprattutto il Cabernet Sauvignon - una viticoltura difficile, su terreni in forte pendenza, poveri, ma di qualità elevata. Santedame si trova nel comune di Castellina in Chianti, nella zona è conosciuta come “Conca d’Oro del Chianti Classico”, un’area di grande impatto paesaggistico, nella quale la vite, grazie all’ottima esposizione dei vigneti, all’altitudine e a suoli poveri (galestro e alberese, le classiche tipologie presenti nell’areale del Chianti Classico) riesce a produrre uve di altissima qualità. La presenza di olivi di particolare qualità ha offerto l’occasione per produrre un olio extravergine d’alta qualità, secondo il rigoroso disciplinare dell’Olio Extravergine di Oliva DOP Chianti Classico. 2 Nella Tenuta sono presenti anche vigneti di Colorino, un antico vitigno autoctono quasi completamente scomparso e riportato in vita con un’operazione di recupero varietale iniziata nella Tenuta a fine degli anni ’90 per un totale di circa 9 ettari coltivati. Gretole è sita in Castellina in Chianti, è la Tenuta più estesa e ospita la cantina di riferimento per tutta la produzione di Chianti Classico Ruffino; i suoi terreni, sono quasi interamente dedicati alla produzione del nostro vino più rappresentativo: il Riserva Ducale Oro Chianti Classico Gran Selezione. Greppone Mazzi è una piccola ma significativa realtà produttiva nelle vicinanze del Borgo di Montalcino, qui le vigne crescono in un terreno asciutto e povero, dove si coltiva il Sangiovese, qui denominato Brunello di Montalcino. Solatia, situata a Monteriggioni, grazie al particolare terroir ed alle caratteristiche dei suoli, più freschi e profondi, possiede tutte le caratteristiche per produrre sia le varietà tradizionali toscane, quali il Sangiovese e il Canaiolo, ma anche varietà internazionali quali Merlot, Cabernet Sauvignon, Alicante Bouschet. Qui anche vitigni per vini bianchi come Chardonnay e Pinot grigio riescono a trovare condizioni ideali per prosperare. Castagneto Carducci, sulla costa toscana. Alla fine del FY23 Ruffino ha raggiunto un obiettivo da tempo agognato, ovvero quello di avere vigneti nella DOC Bolgheri, grazie all’acquisizione dei primi ettari di vigneto a cui se ne aggiungeranno altri a breve. Un luogo unico e irripetibile per la produzione di vini rossi importanti, a base di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot, ma anche di vini bianchi. Bolgheri sarà per Ruffino una nuova sfida, in un’area di produttori importanti e affermati e divenuta negli ultimi 20 anni un’area rilevante nello scenario vitivinicolo mondiale. Una vera sfida anche per Ruffino!

LE TENUTE RUFFINO IN VENETO

Le Tenute venete di Poderi Ducali Ruffino, si estendono per circa 190 ettari, interamente a conduzione biologica ed una capacità produttiva totale ad oggi di circa 140.000 ettolitri. La Duchessa è la cantina di riferimento dei Poderi Ducali Ruffino e si trova a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. La principale varietà coltivata è la Glera, l’uva più importante nella produzione del Prosecco, oltre al Pinot Grigio. Due, sono i vigneti che la caratterizzano che si trovano in terreni a prevalenza argillosa: il vigneto di Rialto, sempre nel comune di San Donà di Piave, e il vigneto dell’Arsenale, nel comune di Cessalto (Treviso). Ca’ del Duca si trova nel comune di Motta di Livenza, in provincia di Treviso e rappresenta la tenuta adibita all’accoglienza nei Poderi Ducali Ruffino. La varietà principale coltivata è la Glera, infatti i suoli della tenuta sono particolarmente adatti alla coltivazione di questo vitigno per la loro conformazione, e unitamente alle scrupolose tecniche di vinificazione, garantiscono le caratteristiche organolettiche dei vini da esso ottenuti, tipicamente Prosecco. Inoltre, a partire dall’anno scorso abbiamo iscritto Poderi Ducali Ruffino come Produttore di Miele. Siamo partiti nel FY22 installando un paio di arnie e siamo arrivati ad un totale di 6 arnie l’anno scorso, con una produzione di miele di circa 50 kg.

 

 

 

 

 

 

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