07 Dicembre 2022
Aereo (Fonte Twitter @lunarossa31)
La Francia prevede il blocco dei voli per tratte brevi nella sua legge del 2021 su "Clima e resilienza". Lo stop è previsto quando il treno garantisce lo stesso spostamento in meno di 2 ore e mezza e chi viaggia deve poter restare almeno 8 ore nella città di arrivo. Il blocco, permesso a Parigi, è un inizio per tutti i Paesi Ue, Italia inclusa. La svolta “green” della Francia potrebbe valere per tutta Europa.
"Niente più aereo quando ci sarà la possibilità di coprire la stessa distanza in treno". È la svolta che attende oltre 65 milioni di cittadini francesi, dopo l’ok della Commissione Europea al piano di Parigi, per vietare i voli a corto raggio in favore di un'alternativa ferroviaria valida. Una novità pensata per ridurre le emissioni di gas serra, ma che interesserà per ora solo 3 rotte, invece delle 8 inizialmente proposte dall’Eliseo, per effetto dei diversi paletti introdotti da Bruxelles.
Nel 2021 i legislatori francesi avevano votato per vietare i voli nazionali a corto raggio quando vi è a disposizione una linea ferroviaria alternativa di due ore e mezza o meno. Dopo un anno di negoziazione, l’Unione Europea ha dato l'approvazione all’iniziativa, introducendo però una serie di limitazioni: lo stop ai voli potrà infatti scattare solo se il treno garantisce lo stesso percorso dell'aereo, cioè lo stesso collegamento tra due città. Il collegamento in questione dovrà essere poi garantito più volte al giorno, senza cambio di locomotiva e in maniera bidirezionale, cioè con viaggi di andata e ritorno; le frequenze dovranno essere sufficienti e in campo ad orari sempre adeguati per i passeggeri; tra partenza e ritorno, l’utente dovrà poter restare almeno otto ore nella città di destinazione. Una serie di parametri per ora rispettata solo da tre rotte: quelle tra Parigi-Orly e Bordeaux, Nantes e Lione.
Il divieto per i voli brevi è inserito nella legge francese "Climat et résilience" del 22 agosto 2021. Sollecitata da numerosi ricorsi, la Commissione Ue ha approvato la normativa per almeno due ragioni: tutelare la libertà d’impresa delle compagnie aeree, che la legge francese rischia di limitare per preservare l'ambiente dalle emissioni di anidride carbonica, e assicurare agli utenti di poter continuare a scegliere tra più servizi in concorrenza tra loro.
Nella sua decisione, l'esecutivo comunitario ha quindi spiegato che la Francia è giustificata a introdurre la misura purché sia "non discriminatoria, non distorca la concorrenza tra i vettori aerei, non sia più restrittiva del necessario per alleviare il problema". Questo significa che, se i servizi ferroviari miglioreranno, potranno essere aggiunte nei prossimi mesi altre tre rotte tra Parigi Charles de Gaulle e Lione e Rennes, così come tra Lione e Marsiglia.
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