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Le Monde, l'appello da brividi: "Ridurre la popolazione globale per salvare il clima"

Il celebre quotidiano francese rilancia l'appello malthusiano della sedicente associazione "Démographie responsable": siamo troppi, per salvare il clima bisogna sbarazzarsi di qualche miliardo

23 Novembre 2022

Le Monde, l'appello da brividi: "Ridurre la popolazione globale per salvare il clima"

Sembra che certe teorie non passino mai di moda: parliamo di quelle di Thomas Robert Malthus, celebre scienziato e sociologo britannico che sosteneva che, con l'aumento della popolazione, le risorse non sarebbero più bastate per tutti e sarebbe stato necessario controllare la natalità. Certe frange di ecologisti hanno adottato il pensiero di Malthus con entusiasmo, sostenendo che siamo in troppi, pesiamo troppo sull'ambiente e bisogna trovare un modo di ridurre la popolazione, la natalità, o entrambe. Trovate queste posizioni un po' estreme? A quanto pare, non per Le Monde, celebre e lettissimo quotidiano francese, che rilancia un simile appello attribuendolo a una certa associazione nota come Démographie responsable...

Le Monde e l'appello malthusiano: cosa fare con i miliardi di persone di troppo?

Partiamo con ordine. Le Monde spiega che l'occasione per discutere questo delizioso argomento viene da un appello lanciato da Démographie responsable su uno dei loro forum: viene spiegata la teoria, connettendola esplicitamente ai lavori di Malthus. Le Monde non prende posizione su questo difficile problema, limitandosi a esporlo con garbo. Tuttavia, è interessante la scelta di dare visibilità a idee del genere...

Se andiamo a vedere il sito, scopriamo che Démographie responsable è una associazione "ecologica e decrescentista che si batte per la stabilizzazione e poi la lenta riduzione della popolazione umana". Dichiarazione d'intenti che potrebbe suonare un po' inquietante, e in effetti... 

Fortunatamente, veniamo a sapere che Démographie responsable non intende avvalersi di metodi violenti per mettere in atto la "lenta riduzione" della popolazione umana: così come Malthus proponeva la "castità" come rimedio alla sovrappopolazione, la strategia immaginata dall'associazione è quella di diminuire la fertilità delle persone. Chiaramente, non ci si arrischia a sostenere che questa operazione debba essere svolta a livello chimico (anche se teorie del genere rilanciano le teorie secondo cui i governi stiano attivamente promuovendo la diminuzione della natalità attraverso agenti chimici che rendono sterili...) ma innanzitutto a livello normativo ed economico.

Vale a dire, la prima proposta dell'associazione è quella di eliminare gli incentivi economici alla natalità. Secondo loro, il mondo sviluppato tende già di suo a fare meno figli, e basterà dunque togliere gli incentivi perché la gente smetta di volerli. Si caldeggia anche una politica del figlio unico, sul modello cinesi, ma questa ipotesi viene respinta non tanto perché liberticida, ma piuttosto perché difficile da imporre nei paesi sviluppati... 

Teorie come queste, a ben vedere, non dicono nulla di nuovo. Ma con il fortificarsi delle posizioni ecologiste, anche radicali, dobbiamo prepararci a vederle diventare sempre più forti, e sempre più comuni nel dibattito politico... e chissà che man mano, venga meno il pudore verso politiche, per così dire... più dirette

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