Le mamme dell'Asilo MARIUCCIA diventano indipendenti grazie alla formazione finanziaria di INCLUSIVE FINANCE. Interviste a Paule Ansoleaga Abascal e Simonetta Cristofari (Inclusive Finance) e alla Consigliera del Comune di Milano Diana De Marchi
Paule Ansoleaga Abascal e Simonetta Cristofari hanno fondato 'Inclusive Finance', una community nata per sensibilizzare il mondo finanziario su inclusività e sostenibilità e altri temi, coinvolgendo professionisti e imprenditori. 'Noi, donne che sogniamo' è un progetto, voluto dalla Consigliera Diana De Marchi, rivolto alle mamme dell'Asilo Mariuccia. Interviste in esclusiva per il Giornale d'Italia
30 maggio 2022, Milano. Nei meravigliosi chiostri dell'Umanitaria, nonché nella panoramica sala degli affreschi, si è concluso, con un evento dedicato, il progetto 'Noi, donne che sogniamo', grazie a tre fra personalità e realtà: Diana De Marchi, Inclusive Finance e FAM.
Diana de marchi è la consigliera del Comune di Milano, Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili con Delega sul Lavoro e sulle Politiche Sociali della Città Metropolitana, che ha fortemente voluto il progetto 'Noi, donne che sogniamo'.
Inclusive Finance è una community che, dal 2015, si occupa di sensibilizzare il mondo finanziario, e non solo, su temi di inclusività e sostenibilità, trasversalmente all'asset management, alle banche e assicurazioni, coinvolgendo anche professionisti e imprenditori. Co-fondatrici e presidenti di Inclusive Finance sono Paule Ansoleaga Abascal e Simonetta Cristofari. Questa comunità italiana di professionisti del settore finanziario promuove conoscenze, capitali e idee per generare un positivo impatto sociale.
Fondata nel luglio 2015, Inclusive Finance, basata a Milano, è trasversale al mondo finanziario, ma anche bancario e assicurativo, ed opera a supporto di tematiche di inclusione ed equità sociale. Come vision mira a un accesso al settore finanziario senza barriere di sesso, background (culturale), orientamento politico o età, etnia, religione. Come mission punta a una sempre maggiore parità di genere e a un ecosistema inclusivo. Come finalità incoraggia la condivisione di idee grazie a un networking solidale fra i professionisti di settore, supportando una crescita condivisa. Inclusive Finance intende promuovere la mentalità inclusiva nel nome della consapevolezza di sé e degli altri, trasformando le diversità in opportunità e migliorando la situazione personale e professionali di chi è in situazione di bisogno. Uno degli sponsor di Inclusive Finance è Crédit Mutuel Investment Managers.
La Fondazione Asilo Mariuccia[1], avviata nel 1902, è una no profit che offre assistenza socio-educativa a donne e minori, grazie all’assistenza a questi ultimi, all’accoglienza in strutture residenziali e così via. La consegna dell’Attestato di Benemerenza Civica (Ambrogino), da parte dell’Amministrazione del Comune di Milano, ha dato conferma ufficiale del riconoscimento del buon lavoro svolto dall’Ente. Quest'ultimo ha siglato un accordo con l’Ospedale San Paolo di Milano per prestazioni mediche odonto-stomatologiche a favore delle mamme e dei bambini accolti presso la FAM, che ha ricevuto una visita da parte della Presidenza del Consiglio - Commissariato Internazionale delle Adozioni - accompagnata da una delegazione paritetica cinese. Nel corso del 2014[1], sono stati firmati 5 protocolli d’intesa: Croce Rossa Italiana- Comitato di Milano, Pane Quotidiano, Associazione SVS Onlus e SVSeD, Associazione Centro Tempo Libero-ACTL, Salmoiraghi e Viganò.
[1] Relazione 2014
L’obiettivo di Inclusive Finance e FAM, unite nell’evento filantropico di lunedì 30 maggio, organizzato presso la storica realtà milanese dell’Umanitaria, è stato quello di sottolineare l’importanza ed il valore, soprattutto per le donne in difficoltà, di una preparazione finanziaria utile a renderle indipendenti e più sicure di fronte a quella mentalità retrograda che vede solo nell’uomo la propensione a intendersene di questioni di finanza. All’evento sono state raccolte molte donazioni, rivelatesi importanti per il fundraising e per stimolare la micro-imprenditorialità del gruppo di donne assistito da Inclusive Finance. Inoltre, durante i vari interventi sul palco della sala degli affreschi, l’artista Pietro De Seta ha realizzato in diretta un quadro rappresentativo del tema della serata: i sogni delle donne. L’opera è stata, poi, sorteggiata fra i donatori della serata.
Oltre alle due fondatrici, Paule Ansoleaga Abascal e Simonetta Cristofari, che lo presiedono, Inclusive Finance è composto da un team principale tutto al femminile, del quale fanno parte diverse professioniste del mondo finanziario: Alina Di Biase, Giovanna Circolo, Vanessa Orlarey, Valentina Villa, Viviana Quevedo.
Seguono le mie interviste, sulla serata organizzata in onore di FAM[2], alle due fondatrici di Inclusive Finance e alla consigliera De Marchi. Cominciamo proprio dal profilo delle prime due.
Paule Ansoleaga Abascal ha lavorato a Lugano (Banca Zarattini), Londra (Capital Markets, Bank of America Merrill Lynch) e Bilbao (Accenture), poi come Head of Wholesale Business Italy and Head of Spain in Rothschild & Co Asset Management Europe a Milano e, nel 2021, è entrata con il ruolo di Managing Director Italy In Arcano Partners, società con oltre 7 miliardi in gestione e consulenza. Paule è co-chair e fondatrice del think tank “Inclusive Finance ex BCCI[3]”.
Simonetta Cristofari ha svolto il ruolo di Sales Director in Banque de Luxembourg Investments, dopo essere stata Sales Senior Manager per dodici anni in Henderson Global Investors ed aver lavorato, fino al 1999, nel Freelance Roman Archaeological Department. Simonetta è co-chair e fondatrice del think tank “Inclusive Finance”.
Ho incontrato Paule e Simonetta nei Chiostri dell’Umanitaria in occasione dell’evento per il progetto 'Noi, donne che sogniamo'.
Ciao Paule e Simonetta. Direi di partire dal vostro Inclusive Finance. Chi inizia delle due?
Inclusive Finance – mi dice Paule – è nato nel luglio 2015 al Caffè letterario di Milano. Si chiacchierava e si sognava insieme, finché si è deciso di intraprendere un percorso di crescita e di condivisione per promuovere una finanza più inclusiva ed equa, come strumento del progresso economico, sociale, ambientale piuttosto che come fine a sè. In fondo, si trattava di far tornare la finanza alle sue origini, alle radici.
Simonetta, tu e Paule vi conoscevate già?
Sì. Ci eravamo conosciute qualche anno prima nel 2012, in un’occasione di lavoro. Fra noi c’è stata subito una grande affinità. Quando ci siamo incontrate nuovamente, in un momento per me molto particolare, abbiamo iniziato a condividere le nostre esperienze lavorative. Forti del mix di esperienze professionali spagnole e, più in generale, europee (Paule) e italiane (Simonetta), abbiamo deciso di organizzare degli eventi finalizzati alla creazione delle 'awareness' all’interno del nostro settore professionale. Ci siamo concentrate sulla consapevolezza femminile, all’inizio. Eravamo un gruppo di una trentina di donne.
Del settore finanziario, quindi. Eravate nello stesso gruppo societario tu e Paule? E le altre 30 donne come le avete cercate?
Paule e io eravamo e siamo competitors. Per trovare le altre donne siamo ricorse, soprattutto, al nostro network di lavoro. Volevamo raggiungere il cuore della finanza, ancora considerato un mondo prettamente maschile, perché le donne acquisissero la consapevolezza necessaria a progredire senza snaturare la loro natura femminile. Il team principale oggi è fatto da 7 donne, poi ce ne sono centinaia che partecipano a Inclusive Finance.
Sono stati sette anni di condivisione e crescita personale e professionale – interviene Paule – che mi piace riassumere con una frase meravigliosa di Antoine de Saint-Exupéry, il quale diceva ‘Se vogliamo un mondo di giustizia e di pace, dobbiamo mettere l’intelligenza al servizio dell’amore’.
Domanda provocatoria: questo concetto di inclusive, oggi, è un po' sfruttato come termine, espressione, contenuto di idee; dobbiamo essere incluse o, piuttosto, non sarebbe meglio, per noi donne, non considerare più la necessità di farlo, iniziando a comportarci ritenendoci già incluse a tutti gli effetti?
Un’inclusione va a 360° - commenta Paule - e, se la diversità è numerica e quantitativa, l’inclusione è, anche, qualitativa. Mi ricollego alle mamme con cui abbiamo realizzato il progetto per l’Asilo Mariuccia: abbiamo messo in atto un’inclusione senza differenziazione di titoli di studio. L’inclusione tocca ambiti vari: dal colore della pelle alla religione, dal background socio-economico a quello culturale e così via. Simonetta, Alina, io e tutte le altre, l’estate scorsa, abbiamo avuto la sensazione che ci mancasse qualcosa, che dovessimo andare oltre quanto già fatto con Inclusive Finance e abbiamo sviluppato il desiderio di agire i nostri valori, trasformandoli in azioni concrete, guardando a chi ne aveva più bisogno. Chi ha un perché trova un come e chi cerca trova: quando ci è arrivata la telefonata di Diana De Marchi dal Comune di Milano con la proposta di insegnare la finanza alla Fondazione Asilo Mariuccia, alle donne che vivono in comunità, abbiamo accettato! Questo magnifico progetto ha preso il via.
Me ne parli tu, Simonetta?
Certo! Abbiamo conosciuto l’associazione e siamo partite proprio con un progetto di educazione finanziaria, pensando che fosse ciò di cui necessitavano queste mamme. Dopo il quarto incontro con loro, ci è risultata chiara la loro 'awareness' di quegli strumenti finanziari già sufficienti per vivere nel quotidiano, mentre faticava a venire fuori dal cassetto, nel quale era stato nascosto, il sogno. Da lì abbiamo preso spunto per trasformare il disegno e progetto di educazione finanziaria in un disegno e progetto di educazione al sogno. Il sorriso di queste mamme, che hanno ripreso a sognare, ci ha ricompensate ampiamente.
Ora, vi siete aperte agli uomini, giusto?
Siamo sempre state aperte agli uomini (ndr, ridiamo tutte). Dopo il primo evento di Inclusive Finance, abbiamo aggiunto un claim che è ‘better together’, capendo che le tematiche era più sensato affrontarle e discuterle non solo fra noi (donne). Perciò abbiamo fatto entrare nel team una serie di uomini, fra i quali uno va ringraziato particolarmente: Vincent Peyrafitte della società Exane Asset Management. È stato ed è il nostro sostenitore dal momento zero.
Avete dei ruoli specifici o condividete tutto e siete, dunque, interscambiabili?
Condividiamo tutto – mi rispondono in coro Paule e Simonetta.
Prossimi obiettivi?
Dare continuità - mi dice Simonetta - al progetto con la Fondazione Asilo Mariuccia e vedere i sogni sbocciati diventare grandi. Stiamo, anche, buttando giù un business plan per potere collaborare con altre fondazioni e associazioni, perché noi siamo una community, una hub, ossia non raccogliamo direttamente noi i fondi, non è il nostro lavoro, ma ci appoggiamo alle realtà che hanno il know-how e l’esperienza per farlo. Siamo un veicolo per esse: è il nostro modo di donare, che, poi, è ciò che vogliamo.
Paule e Simonetta, qual è il vostro ruolo nel mondo finanziario?
La prima a rispondere è Simonetta, cui segue Paule.
Io sono Responsabile Italia per lo Sviluppo di Credit Mutuel Investment Management
Io sono Responsabile Italia di Arcano Partners, una società che fa sia Investment Banking sia Alternative Assett Management con sedi a Milano, Madrid, New York, Silicon Valley.
Tu, Paule, da quanto vivi a Milano?
Dal 2011. Qui ho incontrato la sorella che chiunque desidererebbe (riferendosi alla vicina Simonetta)
Per i vostri tanti e vari eventi, avete collaborato con personaggi noti o legati ad altri mondi rispetto a quello prettamente finanziario, come per esempio quello artistico?
Sì. Siamo ricorse al teatro, per la sua funzione catartica, collaborando, all’inizio, con Francesca Isola, che ci ha aiutate a renderci conto di chi siamo noi donne, degli stereotipi presenti nel mondo. Abbiamo, anche, incontrato Laura Formenti, che ha portato i suoi pezzi ai due nostri eventi dell’anno scorso. Passando all'editoria, è venuta a presentare il suo libro ‘Il magico potere di ricominciare’ l’autrice Odile Robotti. Un altro ospite intervenuto è stata Francesca Del Nero, che ha portato il tema dei sogni con la School of Dreamers della quale è la fondatrice.
Il vero sognatore è chi non molla mai, parafrasando Nelson Mandela.
Assolutamente. Del resto, chi va a letto senza un sogno si sveglia senza un motivo - commenta Paule - e noi un motivo, oggi uno in particolare, lo abbiamo ed ha a che fare con il progetto e l’evento di stasera.
Complimenti e grazie a entrambe ragazze! Complimenti, anche, alla mia cara amica Alina Di Biase, parte integrante e essenziale del prezioso team di Inclusive Finance.
DIANA DE MARCHI – CONSIGLIERA DEL COMUNE DI MILANO
Prima dell’inizio vero e proprio dell’evento con lo speech sul palco di Camillo De Milato e Alberto Jannuzzelli, rispettivamente Presidente FAM e Presidente Società Umanitaria, ho scambiato due parole, anche, con la Consigliera comunale Diana De Marchi.
Certo! Parto dal mio ruolo: io sono la Presidente della commissione Pari Opportunità e Diritti Civili al Comune di Milano con la delega per le politiche sul lavoro e sociali in Città Metropolitana. Da tanto esiste una collaborazione con l’Asilo Mariuccia, che è una rete informale che collabora con quella formale del Comune di Milano nel contrasto alla violenza sulle donne e nell’accompagnamento delle stesse per uscire dalla rete di maltrattamenti e violenza. Un paio di anni fa ho avuto l'idea di proporre un progetto di educazione finanziaria per aiutare le donne dell’Asilo Mariuccia che stavano uscendo e andando verso l’autonomia, perché, anche parlandone con le referenti del progetto, mi sono accorta che l'aspetto finanziario non risultava né proposto né tanto meno approfondito, pur rappresentando un’esigenza fortissima.
Conosceva già Inclusive Finance?
Sì, perché avevamo costruito già una bella relazione proprio sulla Finanza inclusiva e, con Paule, avevo scoperto questo mondo della Finanza attento a donne e sostenibilità socio-economica. Pertanto, ho proposto il team di Inclusive Finance come educatrici finanziarie per il progetto.
Di cultura c’è sempre bisogno, di formazione pure.
Sì, la formazione (non solo finanziaria) è alla base di tutto. Del resto, io, nella vita vera, sono un’insegnante, insegno tedesco. In questo caso, si trattava di un’esigenza forte, qualcosa che mancava di cui c’era forte bisogno.
Per un corretto discorso di indipendenza. Un concetto chiarissimo e molto condivisibile. Grazie infinite.
CONCLUSIONE
Iniziative di questo genere fanno bene, non solo ai diretti destinatari, che qui sono le donne dell'Asilo Mariuccia, ma a tutti e, quando le forze si uniscono, come in questo caso, i risultati sono anche superiori. Complimenti, dunque, a Diana De Marchi per l'idea, a Inclusive Finance per la preparazione tecnica e umana, a FAM per avere aiutato in maniera utile alcune sue mamme.
[1] Per sostenere la FONDAZIONE ASILO MARIUCCIA ONLUS, sita in Via Giovanni Pacini, 20 - 20131 Milano, C.F. 80102590157 - P. IVA 04826300156, è possibile fare un bonifico bancario sull’iban IT04O0306909606100000300328, intestandolo a Fondazione Asilo Mariuccia.
[2] https://asilomariuccia.com/it
[3] Camera di Commercio Britannica per l’Italia