24 Agosto 2021
Enel, Tamburi (LaPresse)
Carlo Tamburi, direttore Italia di Enel, è intervenuto al Meeting di Rimini in occasione della tavola rotonda Recovery & Next Generation: un percorso per la transizione ecologica.
Sul PNRR Tamburi: “Abbiamo sempre dato una valutazione molto positiva. riteniamo che sia dal punto di vista del metodo sia del merito la transizione ecologica e la decarbonizzazione sono due indirizzi centrali per la ripartenza del Paese, mettendo a fuoco quelli che sono i punti dolenti del nostro paese”.
“Abbiamo dato un contributo di idee e di progetti che non necessariamente realizzeremo noi, ma che riteniamo servano al Paese. Riteniamo inoltre che questo Piano debba essere anche equo e che debba farsi carico anche di una serie di effetti sociali ed economici che una grande transizione come questa porterà con sé”.
“Per monitorare i progetti serve una governance nel suo complesso ben articolata: il nostro paese è infatti spesso caratterizzato da troppe differenze (nord-sud, centro-periferia).
E’ necessario che tutte le parti coinvolte si facciano carico di uno sforzo condiviso e sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche sociale. Serve una visione complessiva, indipendente e lungimirante”.
Sui progetti messi in campo da Enel per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione Carlo Tamburi ha spiegato:
“Il tema del Green Deal viene prima del PNRR: la riduzione della CO2 è imposta dalla Commissione europea e quindi, dal punto di vista energetico il sistema Paese deve ridurre le emissioni. L’Enel si è fatta carico di un piano proprio e ha inoltre aiutato il governo nell'identificazione delle linee guida generali, che riassumerei in tre punti:
Innanzitutto le riduzioni delle emissioni all’atto della generazione elettrica, dunque un forte incremento delle rinnovabili che al 2030 dovrebbero arrivare a circa il 70% della produzione elettrica (oggi in Italia è al di sotto del 40%). Le rinnovabili devono ridurre le emissioni sostituendo gli impianti a carbone. L’Enel ha cinque impianti a carbone che ci siamo impegnati a chiudere completamente entro il 2025. Questo si può fare sostituendoli con nuovi impianti a gas.
Secondo tema è quello dell’efficientamento energetico sia per usi di mobilità che usi domestici: tutto quello che è possibile sostituire va riconvertito con energia elettrica sempre più prodotta da fonti rinnovabili. La nostra divisione Enel X cerca di spingere i consumatori finali a un utilizzo più virtuoso dell’energia.
Su questo è interessante riprendere il tema del meeting, Il coraggio di dire io, perché la grande differenza nella transizione energetica la farà il singolo. Bisogna cambiare certi paradigmi ed avere il coraggio di dire “io voglio contribuire”.
L’ultimo tema è la digitalizzazione della rete di distribuzione perché la gran parte di queste energie rinnovabili andrà ad incidere sulla rete di media e bassa tensione, quindi sulla sua capacità di accoglienza. Puntiamo sulla flessibilità, sull’automazione e sulla digitalizzazione. Siamo certamente portati a fare in modo che questa digitalizzazione sia sempre più avanzata e abbiamo incrementato di oltre il 50% gli investimenti sulla rete italiana.
Su tutto questo si inserisce il PNRR, che è un grande acceleratore di questi fenomeni contribuendo e far crescere una filiera italiana sostenibile”, conclude.
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