Vaccino Covid a mRNA, tra gli effetti avversi del siero Pfizer anche linfoistiocitosi emofagocitica familiare (HLH) – lo STUDIO del Policlinico Gemelli

La linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) è una sindrome rara e potenzialmente letale caratterizzata da un’iperattivazione incontrollata del sistema immunitario. Questo provoca una proliferazione eccessiva di macrofagi e linfociti, che invece di difendere l’organismo finiscono per danneggiarlo, generando un’infiammazione sistemica

Uno studio condotto dai ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha documentato un caso rarissimo di linfoistiocitosi emofagocitica familiare (HLH) in un paziente adulto. La sindrome, manifestatasi con effetti avversi neurologici subito dopo il vaccino Covid  Pfizer a mRNA, è culminata nel decesso dell’uomo a causa di un’infezione da SARS-CoV-2, nonostante il trapianto di cellule staminali.

Vaccino Covid a mRNA, tra gli effetti avversi del siero Pfizer anche HLH, sindrome potenzialmente letale al sistema immunitario – lo STUDIO del Policlinico Gemelli

La linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) è una sindrome rara e potenzialmente letale caratterizzata da un’iperattivazione incontrollata del sistema immunitario. Questo provoca una proliferazione eccessiva di macrofagi e linfociti, che invece di difendere l’organismo finiscono per danneggiarlo, generando un’infiammazione sistemica. I sintomi principali comprendono febbre, splenomegalia, linfoadenopatia e citopenie quali anemia, neutropenia e trombocitopenia. Le forme note sono due: la primitiva, di origine genetica, e la secondaria, scatenata da infezioni, malattie autoimmuni o tumori.

In questo contesto, lo studio riporta un caso clinico che ha evidenziato un effetto avverso che ha condotto i medici a valutare con attenzione la possibile interazione tra predisposizione genetica e risposta immunitaria successiva al vaccino Covid.

Gli autori descrivono nel dettaglio l’evoluzione clinica del paziente e le difficoltà incontrate nel riconoscere tempestivamente la patologia. Nel loro studio scrivono: “Questo caso illustra una presentazione atipica di HLH familiare a esordio in età adulta, che si manifesta principalmente con sintomi neuroinfiammatori ricorrenti che inizialmente mimavano l’ADEM. Il ritardo diagnostico riflette la difficoltà di riconoscere l’HLH a predominanza del SNC, soprattutto negli adulti e in assenza di caratteristiche sistemiche precoci”.

Gli stessi ricercatori precisano inoltre: “L’identificazione di varianti bialleliche di PRF1 ha confermato una predisposizione genetica sottostante. Questo è il primo caso segnalato di HLH familiare a esordio in età adulta che si presenta prevalentemente con sintomi neurologici a seguito della vaccinazione contro il COVID-19. Il caso sottolinea la necessità di considerare le forme genetiche di HLH nei disturbi neuroinfiammatori recidivanti e solleva l’ipotesi che la vaccinazione possa smascherare una disregolazione immunitaria subclinica in individui geneticamente suscettibili”.